Oggi

Vitada fake influencer

«IN TRE MESI HO RACCOLTO 90 MILA FOLLO W EREMI SON OSTATE OFFERTE COLLABORAZ­IONI PER 3 MILA EURO », SPIEGA L’ AUTORE DELL’ ESPERIMENT­O CHE PRECISA :« OVVIAMENTE, NON HO ACCETTATO NULLA ». QUI SPIEGA COSA HA VOLUTO DIMOSTRARE

- di Federico Spinelli di Lavinia Capritti

L’esperiment­o

Si chiamaMyst­erious Guy, indossa una maschera verde a led e dopo soli tre mesi sui social ha quasi 90 mila follower. Così, molte aziende puntano su di lui, offrendogl­i collaboraz­ioni.

È il sogno di molti ragazzi, nell’era dei social. Mysterious Guy ce l’ha fatta: peccato che Mysterious Guy non esista e sia un fake influencer. Avete letto bene: è solo l’esperiment­o di un esperto di marketing, Federico Spinelli, 26 anni.

Spinelli ha comprato una maschera (costo 3 euro), poi ha creato il falso profilo e si è “procurato” 90 mila follower. A quel punto gli sono arrivati 3 mila euro (in prodotti), collaboraz­ioni vere. Recidivo, con l’ausilio marketing di Ristorator­e Top, si è inventato anche il profilo di Cicciofood­blogger, ma l’esperiment­o, come ci spiega lui, si è fermato a 11 mila follower: «Per questione di tempo, ho interrotto l’esperiment­o dopo poco più di un mese e mezzo». Per creare Mysterious Guy, Spinelli ha investito 300 euro; perMr Ciccio appena 130 euro, ottenendo in cambio due cene per due, del valore di 150 euro (in una settimana).

Ci spieghi, Spinelli, un giorno lei si è svegliato e si è detto: voglio fare il falso influencer…

«Un anno fa mi sono accorto che su Instagram tantissimi profili gonfiavano artificios­amente il numero di follower, i “like” e le visualizza­zioni per poter essere presi in consideraz­ione da aziende o agenzie di comunicazi­one. Truccare questi numeri era ed è facilissim­o tramite servizi on line che

creano finti utenti in grado di interagire con un profilo. Insomma, si paga per avere un numero gonfiato rispetto alla realtà. A quel punto ho pensato di dimostrare cosa stesse succedendo».

E ha creato Mysterious Guy.

«Esatto. Con il mio collega Massimo Turco, esperto di video marketing, ho iniziato a documentar­e la sua impresa: gonfiare i propri numeri su Instagram per truffare le aziende».

E che cosa si è portato a casa? «A casa nulla, perché non ho risposto alle offerte. Detto questo, a Mysterious Guy hanno proposto orologi da polso, accessori per macchine fotografic­he, cavalletti o luci e accessori tipo capellini, collane, anelli da uomo. E, cosa che ci ha un po’ sconvolto, gioielli da donna. Pensi che all’inizio dell’avventura avevo deciso di investire 500 euro, ne sono bastati molto meno».

Facciamo finta che io voglia creare il falso profilo Librimania.

Che devo fare?

«Primo: creare un personaggi­o e pensare alle foto e ai video da pubblicare su Instagram. Secondo: truccare i numeri; ci sono profili che vengono creati automatica­mente solo a questo scopo. Terzo: proporti alle aziende, mandare una mail dove vengono fatti vedere i numeri (ovviamente falsi, ma le aziende non lo sanno) e sperare che qualcuna accetti di dare prodotti, o addirittur­a soldi, in cambio di un post».

E come si fa a smascherar­e un

influencer come lei? fake

«Il modo migliore è fargli domande, chiedergli in che modo è riuscito a diventare autorevole per tante persone. Verificare se interagisc­e con i follower, se pubblica video o stories. Un’idea potrebbe essere quella di chiedere di girare un video o scattare una foto con orario e data di quel momento preciso per escludere un falso profilo».

E del DeepNude? Saprà che hanno fatto uno scherzo alla Ferragni mostrandol­a nuda, mentre da anni Scarlett Johansson girerebbe porno, ma non è vero. «Oggi si capisce facilmente che si tratta di fake, ma la tecnologia fa passi da giganti. Prendiamo ad esempio i deep fake su Salvini e Renzimostr­ati da Striscia la Notizia: si muovevano come burattini. Nei fake il corpo si muove ma non la testa o viceversa».

E della povera Scarlett?

«Bisogna guardare bene i frame della testa che viene incollata sul corpo. E poi il movimento delle labbra: fateci caso, non coincide per nulla con quello che viene mostrato in video».

Come si fa, invece, a diventare un vero influencer?

«Occorre offrire qualcosa di valore. Tutti vogliono numeri, fama e soldi facili, ma quelli che oggi sono influencer di successo, come Chiara Ferragni, sono persone che già sette-otto anni fa hanno lavorato duro scrivendo articoli sui loro blog, intercetta­ndo persone che utilizzava­no Google per trovare consigli. Sicurament­e, essere stata tra i primi l’ha aiutata. Ha contato anche il bell’aspetto, certo, ma soprattutt­o la grande intuizione di diventare lei stessa un personaggi­o».

Quando hanno scoperto il suo esperiment­o, cosa hanno detto i suoi amici?

«“Sei un genio”».

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