ALBA PARIETTI
NEL LIBRO, LA CONDUTTRICE NARRA LA VITA DEI I SUOI ECCENTRICI, BELLISSIMI, PARENTI. E ORA A NOI RACCONTA CHE DONNA È DIVENTATA GRAZIE A LORO, CI PARLA DI VASCO ROSSI, DEL FIGLIO FRANCESCO E DI TRADIMENTI. MENTRE SU NUOVI AMO RIDICE SERISSIMA CHE ...
L’opinionista, in libreria con la sua autobiografia, si racconta a Oggi.
L’intervista ad Alba Parietti per la riedizione del suo memoir Da qui non se ne va nessuno si declina attraverso i numeri: quattro le telefonate fatte (una delle quali effettuata da lei), due le volte in cui si definisce «ingombrante», quattro gli uomini di cui parla ( Franco Oppini, Vasco Rossi, Roman Polanski e il figlio Francesco), molti gli uomini che frequenta di nascosto. Alba Parietti, quando parla con la sua bella voce roca, sembra un torrente in piena. Va veloce, velocissima, è generosa nel raccontarsi, generosa nel perdonarsi i difetti, generosa nell’attribuirsene. Ma soprattutto ha scritto un gran bel libro sui suoi genitori e sulla sua famiglia in una storia che abbraccia il Novecento. Adirlo, un’autorità, Elisabetta Sgarbi.
Il capitolo più significativo?
«Se penso ai lettori, la parte che riguarda l’antifascismo. All’inizio il libro non era stato capito, la gente si aspettava il gossip sulla Parietti e c’era la Resistenza. Ma non era stato un disastro, sa, aveva “vendicchiato”. Se penso a me, scoprire dai diari di mia madre che sapeva di avere una patologia psichiatrica».
Quanto ha inciso la sua famiglia, bella e complicata, nella sua vita? «Se non avessi avuto quella vita non sarei stata l’Alba di oggi. Sono una persona molto appagata e credo di avere la capacità di perdonare i miei errori e quelli degli altri».
L’ultima cosa che ha perdonato? «Io posso perdonare tutto. Per esempio, un’amica che aveva perso la testa per un uomo con cui stavo».
Nonera successonulla, suppongo. «Il tradimento c’è stato, se così lo si può chiamare. Mami sarebbemancata troppo l’amica. Il fatto è che sipuò perdonare la debolezza di una persona. Perdonare è una grande conquista».
Lo è. Ha perdonato il fedifrago? «Sì, ma chiaramente nonè statopiùun
mio fidanzato, anzi è stata la conferma che non lo poteva essere. Paradossalmente, l’amica era giustificabile, forse perché lei è sempre stata presente, forse perché non avevo considerato l’ingombro della mia vita».
Il nome del fedifrago?
«Non ne vale la pena. Invece varrebbe la pena capire perché accadono le cose, stare vicino a una donna come me non è facile. Io “ingombro”».
Perché è troppo bella?
«No, non è facile essere amica di un personaggio famoso. Io stessa non so se sarei capace di essere amica di una come me, sono egocentrica, un’accentratrice. Questo mi capita soprattutto con le persone più vicine».
I momenti in cui ha avuto più bisogno di persone vicine? «Quando è morta la fidanzata di mio figlio, quando è morta mia madre, quando ho avuto il cancro ( lo dice esattamente in quest’ordine, ndr)».
Chi in particolare l’ha aiutata? «Questa amica, appunto, e mio figlio Francesco, una presenza granitica».
Francesco è figlio di Franco Oppini con cui Alba Parietti ha ottimi rapporti. Ma a cui lei non fa sconti, non sarebbe la Parietti altrimenti. Tant’è che tempo fa aveva scritto su Instagram: «Racconti l’inizio della nostra storia dicendo che io tipo grupie ti seguii (...). Nonmi piace essere descritta come non sono, mai stata “una facile”».
Oppini che cosa le aveva risposto? «Non vale la pena parlarne. Franco è una persona perbene. Poteva ammetterlo di aver detto una sciocchezza».
Nel libro cita Vasco Rossi.
«Per lui provo affetto. Ci conosciamo da una vita, sa come si dice? Cane non morde cane: io e Vasco non potremmo stare insieme neanche un minuto. Siamo due divoratori, di quelli che ti girano intorno e poi ti stritolano».
Ho capito, voi due insieme manco morti. Cita anche Polanski che è al centro di molteplici accuse…
«Senta, io proprio non lo posso stabilire e sarei una folle a intervenire».
Ci mancherebbe, ma che impressione le ha fatto?
«L’ho conosciuto giovanissima, abbiamo condiviso vacanze estive e invernali. La cosa che posso dire è che Polanski non ha mai avuto bisogno di rincorrere le ragazzine, semmai alcune rincorrevano lui secondo me. Non l’ho mai visto in una situazione compromettente. È una persona estremamente colta e intelligente, con una passione per le donne, magari donne più giovani, ma non è l’unico uomo al mondo. Ho conosciuto anche sua moglie Emmanuelle Seigner che ha recitato in Nirvana. Spetterà al giudice valutare se c’è da valutare qualcosa».
E oggi lei a chi è interessata? «Frequento delle persone, non sono diventata una santa, ma ho capito che èmeglio tenere la vita privata riservata. Se parli di una relazione, quando quella relazione finisce devi spiegarne i motivi alla stampa prima ancora di averli chiari tu stessa».
Parla al plurale, «uomini».
«Sì, se parlassi al singolare lei mi chiederebbe di essere più precisa…».
Un’ultima curiosità. Chemi dice dello sgabello di Galagoal, sui cui accavallava le gambe, tenuto come una reliquia a Telemontecarlo?
«Ci sono tornata su, ma una ragazza non può fare lo stesso effetto di una di 58 anni, capirà. D’altra parte a chi mi parla della vecchiaia rispondo che l’alternativa è molto peggiore».