Maurizio Battista
«I TEMPI SONO CAMBIATI, LO VEDO DAI MIEI FIGLI, AN CHELA PICCOLINA ». ALLA VIGILIA DELLO SHOW SU RAI 2, IL COMICO ROMANO SCHERZA SUI REGALI :« A NOI PAPÀ VANNO I PEGGIORI»
L’attore ci svela come sopravvivere alle Feste
Quando ero piccolo la colonna sonora del Natale non era il din din din di Jingle Bells, ma il fssshhhh fssshhhh di mia nonna che friggeva. Iniziava un mese prima, friggeva qualsiasi cosa le capitasse a tiro. Iniziava all’alba, finiva la sera: tutto veniva fritto».
Manca ancora qualche giorno allo special Natale in casa Battista (Rai 2, ore 21.20, lunedì 16 dicembre, prodotto da Ballandi) ma lui, il protagonista, Maurizio Battista, è già nella parte: «Io ho 62 anni, un’età che mi consente di ricordare quando ai cenoni si andava per magnare, proprio con la “gn”, c’era la gioia di abbuffarsi. Oggi quando fai una cena meglio che prevedi un menu come al ristorante. Uno è intollerante aipomodori, l’altro al glutine, la zia vegetariana, la nipote vegana: non è una cena, è una corsa a ostacoli!».
Anche per i regali è cambiato… «Perme no. O meglio, in tutte le famiglie è il papà quello che riceve i regali peggiori. Ame i figlipiù grandi regalano sempre camicie, giacche emaglioni.
Che sono piccoli o enormi. Le misure dellemamme i figli le sanno alla perfezione, quelle del papà sono approssimative. Se ricevessi una cosa chemi andasse bene, sarebbe un’emozione».
Lei che regali fa?
«Mi impegno, ma faccio errori clamorosi. E le donne in genere non nascondono i loro sentimenti. Qualche anno fa ho regalato alla mia compagna una borsa: un errore che credo venga considerato un reato penale. Quando l’ha scartata ho visto la delusione sul suo viso. Io l’avevo comprata con tanto amore, e a lei faceva schifo. Mi ha detto: “Strano che ancora non conosci i miei gusti”, che poi tradotto significa: “Si vede che non hai gusto”».
Natale fa venire in mentemomenti sconfortanti. Però lo si aspetta. «Tra i bambini e gli adulti c’è una differenza sostanziale. I primi aspettano il Natale, mentre i grandi aspettano che passi il Natale. Sei mai sceso in strada la notte della vigilia, verso le 2? E pieno di padri che con la scusa di buttare l’immondizia cercano un quarto d’ora di tranquillità».
Nell’era digitale, Babbo Natale è cambiato?
«Si appoggia anche lui a Amazon. Ho due figli di più di trent’anni e una di tre. Pure lapiùpiccolami sa che crede più a Amazon che a BabboNatale».