STEFANO DISEGNI
Intanto va detto che la cancellazione della plastic tax è chiaramente un braccio teso alle Destre, in particolare a Daniela Santanché, che già deve pagare l’Imu sugli zigomi e avrebbe dovuto, in caso di approvazione del provvedimento contro i polimeri, sborsare l’equivalente del Pil della Birmania. La tassa è rinviata a luglio prossimo, dunque se ne occuperà il Governo Draghi. Le auto aziendali invece saranno tassate, mameno, grazie a una serie di eccezioni che investono le aziende con più di mille dipendenti, quelle con meno, quelle che usino auto col volante a sinistra eccetera, per cui l’unico a pagarla dovrebbe essere, al momento in cui scrivo, Danilo Toninelli. Che non ha neanche la macchina. La tassa sugli zuccheri invece dovrebbe essere combinata con la cosiddetta Nutella Tax, chiesta da Salvini per non fare ostruzionismo al Def. Funzionerà così: ogni nocciola proveniente dalla Turchia sarà interrogata al momento dell’arrivo in Italia e dovrà dichiararsi fedele ai nostri principi e alle nostre tradizioni. Costituirà titolo preferenziale uno zio nocciolo usato come legno per il presepe. Le misure alternative allo studio sono comunque destinate a ricavare il fabbisogno del Paese per i servizi essenziali come scuole, ospedali, strade e stipendio di RoccoCasalino. Segno, tra le opzioni, la fregnaccia tax (solo conMario Giordano possiamo comprarci le Maldive), la boria tax (si segnala l’incomprensibile ostilità di Italia Viva), e la promise tax su frasi come «Da domani mimetto a dieta». Per quest’ultima tassa è prevista un’immunità fiscale per i politici. Infine, ma si tratta di un’ipotesi estrema, totalmente campata per aria, che ha subito raccolto l’ostilità dell’intero arco parlamentare, sarebbe allo studio unamisura inedita per il nostro Paese che in altre realtà meno evolute ha dato qualche risultato: far pagare le tasse a chi non le paga. Ma non accadrà.