Oggi

INFINALE CONCARLOCO­NTI

- Sabina Donadio

Antonella Clerici allo Zecchino

d’oro, conCarlo Conti, 58, frate Giampaolo Cavalli, 51, direttore dell’Antoniano, e la vincitrice Rita Longordo, 8. Più a sinistra, la Clerici a Ti lascio una canzone nel 2010.

«Penso proprio che ci andrò, andrò a trovarlo anche solo per un’ospitata! Ma se vuole una novità di lavoro, le posso dire che dopo Pasqua tornerò con una versione nuova di Ti lascio una canzone. Punto tutto sulle voci pulite dei bambini. Penso di saper fare la differenza nel valorizzar­le: a vincere X Factor è stata la mia bambina di Sanremo Young, e chi vinse proprio quel programma quest’anno parteciper­à a Sanremo Giovani. Alberto Urso era uno dei miei bambini… L’innocenza, il candore dei bambini, sono una leva importante per me nel fare questo mestiere. La gente ha voglia di una tv pulita, non volgare e soprattutt­o non urlata».

Quella urlata però fa buoni ascolti, a quanto pare.

«La gente per strada si ferma a guardare gli incidenti, ma un conto è fermarsi a guardare, un altro è apprezzare quel che vedi. Dovrebbe tornare il gradimento, piuttosto che l’analisi del dato di ascolto. Il pubblico a casa chiede leggerezza, io voglio fare programmi che regalano dolcezza, emozioni e sentimenti puliti. Esistono personaggi famosi in television­e e poi esistono i personaggi amati. Penso a Fabrizio Frizzi, che certamente era magari meno famoso di altri conduttori, ma quanto fosse amato da tutti è un fatto acclarato».

E lei è più famosa o più amata? «Non sta a me dirlo, ma quando mi fermano per strada io sento amore. Persino sui social, che solitament­e sono spietati, i miei detrattori sono pochissimi. Credo di piacere perché la gente mi vede come una di loro: sono una donna normale. E la normalità, oggi, è la follia di una volta».

 ??  ?? CON I SUOI CANI Antonella Clerici con la bassotta a pelo ruvido Pepper. Davanti a loro, c’è Argo, il Rhodesian Ridgeback di famiglia. «Festeggio in rosso perché è un colore coraggioso», dice.
CON I SUOI CANI Antonella Clerici con la bassotta a pelo ruvido Pepper. Davanti a loro, c’è Argo, il Rhodesian Ridgeback di famiglia. «Festeggio in rosso perché è un colore coraggioso», dice.

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