I fondi “replicanti” ti fanno investire con lo sconto
GLI ETF HANNOUNA GESTIONE COSIDDETTA PASSIVA, CIOÈ IMITANO FEDELMENTE INDICI E MERCATI. E COSTANO MOLTO MENO DEGLI ALTRI
Non sempre ciò che costa poco vale poco. Anche nel campo degli investimenti esistono strumenti “low cost” che svolgono egregiamente il proprio compito: fra questi rientrano a pieno diritto gli Etf, acronimo di Exchanged traded funds. I fondi a gestione passiva, come vengono anche chiamati gli Etf, rappresentano una valida alternativa ai tradizionali fondi a gestione attiva e presentano per di più commissioni di gestionemolto più basse. Come è possibile? Semplice: per ridurrei costi, l’emittente sostituisce l’uomo, cioè il gestore (e il suo team), con un algoritmo, il cui compito è quello di replicare fedelmente il cosiddetto benchmark, l’indice di riferimento. La scelta è molto ampia. Secondo i dati raccolti da Borsa Italiana, al 30 settembre scorsoa Piazza Affari erano quotati ben1.248 Etf, che nel terzo trimestre di quest’anno hanno fatto registrare scambi medi giornalieri pari a 315milioni di euro. Il patrimonio complessivamente investito in questi strumenti ammonta a 75miliardi di euro.
SCEGLIE IL PC
Un esempio pratico aiuta meglio a capirne il funzionamento di questi strumenti. Prendiamo il caso di un Etf che replica l’S&P500, ovvero l'indice delle maggiori aziende quotate alla Borsa americana: ebbene, per ottenere la stessa performance delle “big cap” statunitensi l'Etf dovrà avere in portafoglio esattamente le stesse azioni, conesattamente gli stessi pesi. Microsoft e Apple, che rappresentano il 4% ciascunadell’S&P500, si vedranno quindi assegnare una quota analoga del portafoglio del fondo. Nel momento in cui il loro peso varierà il computer farà gli opportuni aggiusta
menti. Un gioco “da ragazzi” per un algoritmo.
PREZZI LOWCOST
Anche i fondi comuni di investimento, quelli gestiti da un umano tanto per intenderci, hanno un benchmark di riferimento: chi compra un fondo sulle “big capUsa”, ha conogni probabilitàcomprato un fondo che ha come riferimento proprio l’S&P500 e l’obiettivo del gestore è fare meglio di quell’indice. Acquisterà quindi più azioni Microsoft, rispetto al 4% previsto dall’indice, se pensa che le prospettive della società di Bill Gates siano molto buone, oppure scenderà sotto quella soglia se è di parere opposto. E lo stesso farà con gli altri 499componenti (compresa Apple).
Per remunerare il suo lavoro, lacasadi gestioneapplica commissioni molto più alte rispetto a quelle di un Etf, a volte addirittura in misura di dieci a uno (un fondo sull’azionario statunitense costa all’incirca il 2% contro lo 0,2% di un analogo Etf). Perché stupirsi: stiamo parlando, sulla carta, di un abito fatto su misura a fronte di un capo comprato ai grandi magazzini!
Il problema è che il gestore non sempre riesce a battere l’indice, e quindi l’Etf. Anzi, tenendo conto anche delle commissioni, la performance è spesso inferiore. Il risparmiatore rischia di pagare di più per avere di meno. Il segreto del successo degli Etf è tutto qui, e non è certo una questione di poco conto.
I TEMPIGIUSTI
Per l’investitore il problema è se mai un altro e cioè decidere quale Etf comprare e quando farlo. Perché un Etf sull’S&P500 acquistato con Wall Street ai massimi procurerà sicuramente una perdita al suo possessore, soprattutto se il computer avrà rispettato alla perfezione il compito che gli è stato assegnato. Per stabilire se è il momento di puntare sui mercati emergenti o sui titoli governativi dell’area euro, ci vorràunessereumanopossibilmentebravonel suo lavoro di consulente finanziario. Gli Etf vengono impiegati per la diversificazione degli investimenti. Sono, infatti, adatti a tutti gli investitori. Ci sono leggere differenze tra i clienti con grandi patrimoni e i piccoli risparmiatori. I primi pagano alla private bank una commissione sul proprio patrimonio e in cambio ricevono una consulenzache, fralealtrecose, gli consiglia gli strumenti meno cari e più efficienti. Gli altri risparmiatori, invece, pagano per i servizi di consulenza tramite le “retrocessioni” delle commissioni dei fondi. Oltreauncostoestremamente basso, gli Etf presentano un altro grande vantaggio: la facilità di negoziazione. Vengono, infatti, scambiati su tutte le Borse, compresa Piazza Affari, come le azioni. Per comprarli è sufficiente inserireunordine di acquisto nel proprio sistema di trading online (o dare l’ordine alla banca) e per vendere si segue esattamente la stessa procedura.