Conti in tasca a Comuni & Co: così spendono i nostri soldi
DAL TRASPORTO PUBBLICO ALL’ ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE E ALLE PERSONE FRAGILI( DISABILI, ANZIANI E BAMBINI ): LE VOCI DI SPESA, LE TASSE E GLI UTILI DELLE “PARTECIPATE”
Contributi per gli asili nido, per i libri scolastici e per il trasporto pubblico. E poi, ancora, gli incentivi per le attività commerciali o per progetti di riqualificazione ambientale di edifici o di spazi comuni. Sono tutte iniziative che generalmente fanno capo aiComuni, un universo composto da7.915enti. Nei lorobilanci queste voci sono spese che vengono finanziate attraverso tariffe e tributi locali come l’Imu sugli immobili, l’addizionale Irpef o laTasi per la raccolta dei rifiuti, oltre che le contravvenzioni e gli incassi per pubblicità e affissioni o per l’occupazione del suolo pubblico. Inparte anche con i trasferimenti da parte dello Stato che, a decorrere dal 2017, ha fissato in 6,19 miliardi la dotazione del fondo di solidarietà comunale. Ma come è composto il bilancio di un Comune? E quali sono i suoi elementi essenziali?
COSTI E BISOGNI
Due sono i documenti principali di un ente locale. Il bilancio di previsione e quello consuntivo. Il primo rappresenta l’analisidei bisogni e le previsioni di spesa in quella grande “famiglia” che è un Comune. Il secondoha, invece, il compito di rendicontare e certificare entrate e uscite di denaro avvenute nell’anno e le eventuali variazioni in corso d’opera secondo quanto prescritto nel testo unico degli enti locali ( Tuel). Per i cittadini sono entrambi rilevanti, ma chiaramente il bilancio previsionale lascia
intuire quelle che sono le priorità degli amministratori perché contiene i dati relativi agli importi inentrata e in uscita dalle casse municipali. Con un vincolo preciso: le stime di flussi di incasso e di spesa devono necessariamente eguagliarsi in modo da raggiungere il pareggio di bilancio, che è un obbligo di legge. Gli enti locali svolgono un ruolo centrale nella solidarietà municipale. «In Italia, i Comuni sono storicamente il veicolo tramite cui si erogano servizi fondamentali e complessi per famiglie e minori, disabili, immigrati e nomadi, adulti senza fissa dimora», si legge nel rapporto di coordinamento della finanza pubblica 2019 della Corte dei Conti, che rileva forti differenze geografiche. «Sarebbe peraltro importante intervenire per ridurre la squilibrata capacità di attivazione di spesa», consiglia il documento, «infattia fronte dei 116 euro medi pro capite di spesa sociale complessiva, si va dai 22 della Calabria ai 517 del Trentino Alto Adige (Bolzano). A fronte dei 14 euro di spesa pro capite per gli interventi contro povertà e disagio, si passa dai 3 euro nei comuni della Calabria agli 83 di quelli del Friuli».
N CONTOCAPITALE
Fondamentali per losviluppo del territorio sono le decisioni di spese in conto capitale. Questa Q voce sintetizza le scelte s in tema di investimenti m diretti e indiretti e quelle per l’acquisizione z di partecipazioni. Secondo S quanto riferisce la Corte dei Conti, questo costo nel 2018 è stato pari a 9,45 miliardi, pari al 10% della spesa complessiva. Con «una crescita c nel settore deimezzi di d trasporto stradale, per uso civile e per sicurezza e ordine pubblico, per fabbricati a uso abitativo, per vie di comunicazione e impianti sportivi», si legge nel rapporto della magistratura contabile.
LE METROPOLI
Più grande è la città, più complesso è il suo bilancio. Basti pensare che il consolidato del comune di Milano è un documento in cui si registrano i dettagli di un patrimonio da 8,7 miliardi. Con un risultato netto 2018 positivo da 307,8 milioni grazie ai dividendi pagati da alcune società partecipate. Tuttavia anche sui milanesi pesano i debiti contratti dalle amministrazioni che si sono succedute a palazzo Marino. Non sono paragonabili a quelli diRoma, dove c’è una “gestione straordinaria” ad hoc, ma anche a Milano ci sono3,1miliardi di debiti. In compenso l’agenzia di rating Fitch ritiene che in futuro i passivi dovrebbero scendere.