Le reazioni “eccessive” ti fanno perdere due volte
INFORMAZIONI IMPROVVISEODRAMMATICHESPINGONOVERSOSCELTE IRRAZIONALI E PERDITE. PER DIFENDERSI DALLE ANOMALIE DEL MERCATO MEGLIO DIVERSIFICARE GLI INVESTIMENTI
Quando si parla di qualcuno che ha perso molti soldi in Borsa dicendo che è “rimasto bruciato”, si usa un’immagine azzeccata: quella persona “ha bruciato” il proprio capitale, e porterà con sé, anche per molto tempo, i segni di quell’esperienza. Se aveva in portafoglio i bond argentini non vorrà più sentir parlare di investimenti nei mercati emergenti, mentre se era un azionista Parmalat scapperà lontano ogni qual volta sentirà parlare di titoli azionari. Quella persona non affronterà la perdita in maniera razionale, cercando di capire dove si è sbagliato per non ripetere in futuro gli stessi errori: semplicemente, opporrà un netto rifiuto a determinati investimenti. Peccato che, così facendo, perderà una seconda volta: innanzitutto perché, tornando agli esempi precedenti, dal periodo 2001 (default Argentina) al 2003 (fallimento Parmalat) sia i mercati emergenti sia le Borse hanno fatto registrare enormi rialzi, e poi perché non è possibile costruire un portafoglio ben bilanciato escludendo a priori determinate asset class. La componente emotiva ha, però, il sopravvento e la reazione è inevitabilmente eccessiva. In termini di finanza comportamentale si parla di Overreaction, un fenomeno che non riguarda solo i singoli investitori, ma ancheimercatinel lorocomplesso.
Nel suo studio del 1985 intitolato Does the stock market overreact?, Richard Thaler (in collaborazione con Werner De Bondt) parte dall’ipotesi che gli investitori tendano a reagire inmodo eccessivo alle notizie inaspettate e drammatiche ( overreaction) e arriva ad affermare che questo porti a una distorsione dei prezzi sia al ribasso, quando le news sono negative, sia al rialzo, quando lenovità sono positive. Secondo Thaler sarebbe addirittura possibile sviluppare strategie di investimento sfruttando l’overreaction, investendo su quei titoli che hanno avuto un rendimento negativo anomalo rispetto all’andamento del mercato e puntando sul ribasso di quelli che, invece, che hanno avuto un rendimento positivo abnorme.
Senza arrivare a tanto, e cioè senza sfruttare le debolezze emotive altrui, il piccolo risparmiatore può lo stesso approfittare degli studi di Thaler diventando maggiormente consapevole del fatto che le sue reazioni ad andamenti anomali, soprattutto se innegativo, sono loro stesse anomale e, in quanto tali, controproducenti. E, per non incorrere in questi episodi, la regola d’oro è quella di diversificare del rischio, per impedire a una singola perdita di scatenare una reazione emotiva eccessiva.
OggiRisparmio è a cura di: Daniela Stigliano Hanno collaborato: Fiorina Capozzi, Simone Fanti, Marco Frojo. I contenuti sono realizzati dalla redazione. La collaborazione con il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria è circoscritta all’identificazione dei principali temi editoriali.