Oggi

ALDO GRASSO

IL COMUNE DIR OMAHA REVOCATOLA COLLABORAZ­IONE AL VIGNETTIST­A MARIO IMPROTA, DETTO MARIONE, PER UN DISEGNO CHE PARAGONA L’ UE AD AUSCHWITZ

- di Aldo Grasso Critico televisivo, giornalist­a del Corriere della Sera

Una vignetta che paragonava l’Unione europea al campo di concentram­ento di Auschwitz è costata a Marione, al secolo Mario Improta, la collaboraz­ione con il Comune di Roma. Proviamo a raccontare i fatti e a cercare di capire in cosa consista esattament­e il patrimonio di valori e idealità che il M5S avrebbe portato nella politica italiana.

Poco dopo l’esito delle elezioni in Gran Bretagna, è uscita la vignetta incriminat­a: la Brexit viene descritta con Boris Jonhson in divisa da deportato che esce dal lager nel quale la famosa scritta « Arbeit Macht Frei » è stata sostituita con «Unione europea». A seguire, una tavola che mostra una Sardina con la testa di Mattia Santori in bocca a un cane, che ha la faccia di Prodi, con dietro un vampiro vestito con la bandiera della Ue. A titolo gratuito, Marione è l’autore della campagna di educazione civica, costata 50 mila euro, che il Campidogli­o sta distribuen­do da alcune settimane nelle scuole romane per illustrare il nuovo regolament­o di Polizia urbana. La Raggi vi appare come un’eroina dei fumetti.

Per la vignetta di Auschwitz è stata costretta a prendere le distanze: «Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l’amministra­zione, ma ci tengo a dire che non rappresent­a il mio pensiero e contrasta con la mia sesensibil­ità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzio­ni naziste». Anche il Memoriale di Auschwitz ha stigmatizz­ato l’agghiaccia­nte parallelis­mo. «“Arbeit macht frei” era un’illusione cinica che le SS davano ai prigionier­i di Auschwitz. Quelle parole sono diventate una delle icone dell’odio umano. È doloroso per la memoria di Auschwitz e delle sue vittime vedere questo simbolo strumental­izzato e vergognosa­mente abusato», scrive il profilo Twitter di Auschwitz Memorial allegando la vignetta in questione.

«La vignetta di Marione non mi piace ma difendo la libertà d’espression­e e di satira»: non pochi la pensano così, ma ci sono alcuni temi particolar­mente sensibili (la Shoah è tra questi) su cui varrebbe la pena di esercitare più l’intelligen­za che lo spirito.

Del resto, bastava una scorsa alle opere e alle opinioni dell’artista, scelto dalla sindaca per l’opera di “educazione civica”, per capirne l’infima modestia satirica. Stupisce, se mai, che tanta povertà intellettu­ale resti un punto di riferiment­o satirico per la galassia pentastell­ata.

CI SONO ALCUNI TEMI SENSIBILI SU CUI VARREBBE LA PENA DI ESERCITARE PIÙ L’INTELLIGEN­ZA CHE LOSPIRITO

 ??  ?? POI L’HA MODIFICATA La vignetta che aMarioImpr­ota (sotto, 47), detto Marione, è costata la collaboraz­ione con il Comune di Roma. Poi lui ha sostituito Auschwitz con un gabinetto.
POI L’HA MODIFICATA La vignetta che aMarioImpr­ota (sotto, 47), detto Marione, è costata la collaboraz­ione con il Comune di Roma. Poi lui ha sostituito Auschwitz con un gabinetto.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy