«Vorrei essere dolce e sexy comeMarilynma sono fragile »
«HO PIANTO PERLA BOCCIATURA. PECCATO, SOTTO QUELLA MASCHERA AVREI POTUTO METTERE ANCORA PIÙ A NUDO LAMIA ANIMA », DICE L’ ARTISTA .« IO A SANREMO? AVEVO UN BRANOCHEAMADEUS NON HA VOLUTO. MAVABENE COSÌ EGLI AUGURO SUCCESSO»
Tocca ai concorrenti di Il Cantante Mascherato, talent rivelazione di Milly Carlucci: una volta eliminati, gli artisti svelano la propria reale identità. Questa settimana Barboncino non viene salvato né dai social né dalla giuria vip e finisce al televoto con il Mastino Napoletano. Quando cade la maschera, in molti hanno già indovinato: ecco Arisa, una delle nostre voci più belle.
Arisa, perché le lacrime dopo l’eliminazione?
«Mi sarebbe piaciuto continuare, sono sincera. C’era molta tensione, il programma implica tantissime energie. Lavori più per la maschera che per te. E così, quando sono stata esclusa, mi sembrava di non aver dato il giusto merito a Barboncino».
Come ha convissuto con la maschera?
«I cani li amo tutti. Se invece di un Barboncino fosse stato un maltese sarebbe stato perfetto etto. Io ne ho due: Titt ti e Nino. Comun- que sono stata una delle più fortunate: avevo le gambe libere, diversamente dalle imbracature più pesanti dei miei colleghi. Ma il problema erano i pon pon: pesantissimi! Ho cercato di non pensarci».
In una clip, Barboncino ha fornito indizi su Arisa: «Dopo un periodo di incomprensione su cosa fosse l’amore, mi sono chiesta da dove venisse. Il mio problema è sia come ricevere amore dagli altri che come darne... Gli animali mi hanno insegnato cos’è l’amore».
«Mi riferisco non solo al sentimento tra uomo e donna, ma più in generale. Ci sono codici di comportamento nell’amore che non ho ancora imparato. Gli animali vivono con te e chiedono cibo, acqua, coccole. Attenzioni. Quindi, in realtà, non è molto diverso dallo stare con una persona. Soltanto che loro ti amano proprio e ti sono veramente grati».
Lei è single, Arisa?
«Neanch’io so definire la mia situazione sentimentale e non vorrei parlarne. Sono una ragazza iper empatica, è come se fossi un palloncino in un mondo di spilli: qualsiasi cosa mi tocca. L’ho cantato anche in Fragili con i Club Dogo. Un artista lavora sulla sua sensibilità e ogni tanto possono esserci momenti di empasse nei rapporti interpersonali. L’importante è non arrendersi, cercare sempre una luce nelle persone che ti stanno vicino e dare una seconda possibilità».
Torniamo a Barboncino: cosa non ha funzionato nella sua esibizione?
«Sono apprezzata per la mia voce. Ma se la camuffi troppo, finisce che non viene fuori. Però è stato bello lo stesso. Ho scoperto cose con Bruno, il mio insegnante di canto, che dopo tanta carriera non conoscevo. Sì, questa esperienza la porterò sempre nel cuore. Ho realizzato talmente tante cose finora che adesso mi voglio solo divertire e regalarmi quello che, se non fossi Arisa, non potrei mai fare». È contenta di essersi riappropriata della sua identità?
«Avolte è uno splendido viaggio essere qualcun altro. I social ci propongono modelli di bellezza così irraggiungibili
che tutti pensiamo di avere una marcia in meno. Invece è molto importante considerare che c’è qualcosa al di là dell’aspetto: la tua anima. Ecco, il Barboncino hamesso a nudo la mia».
Un Barboncino sexy, con la gonna e i tacchi. Lei si sente sexy? «No, però questo dipende anche dalle persone che hai a fianco. Ci vogliono stimoli. Il Barboncino mi ha regalato un sex appeal dolce, non aggressivo, alla Marilyn. Ma adesso voglio lavorare sume stessa: individuare i punti deboli della donna Rosalba (il mio vero nome) e cercare di essere come ho sempre sognato... Trovo che la vita faccia sempre degli enormi regali, per questo accetto le sfide. Non sto a guardare quello che è giusto per la mia carriera, quello che è giusto per Arisa. Io utilizzo Arisa per dare la possibilità a Rosalba di fare esperienze altrimenti impossibili».
Quindi questa sfida l’ha accettata subito.
«Ho visto l’entusiasmo di Milly, una donna intelligente, coraggiosa. Che vuole fare una televisione di intrattenimento e anche di contenuti. Mi sono fidata di lei».
Barboncino, in diretta, ha dato un altro indizio: «Il mio cognome non fa destino».
«Mi chiamo Pippa! Da ragazzina, questo cognome era una croce. Proprio da lì ho trovato la forza di combattere e andare avanti. Il giudizio e il pregiudizio spicciolo ti fanno incavolare e quindi cerchi di mettere in moto qualcosa per cambiare la tua vita».
Siamo in tempi sanremesi. Il suo nome è stato fatto tra quelli degli artisti non ammessi alla gara. «Sì. Amadeus ha reputato la mia canzonenonidonea. Parlavadimiamadre e siccome anche quella di Giordana Angi ha lo stesso tema, rischiava di essere un doppione. Mi è dispiaciuto perché per la prima volta presentavo un repertorio mio, ma pazienza. Io mi vivo la vita, sono felicissima. E non ho risentimenti. Ho calcato il palcoscenico dell’Ariston per nove volte, vincendone due. Trovo giusto lasciare spazio ad altri e stimo da sempre Amadeus. Gli auguro un grande Sanremo».
Al Cantante Mascherato, ora per chi fa il tifo?
«Per il Leone e anche per il Pavone».
Chi immagina ci sia sotto?
«Non lo dico. Ma sono certa delle identità e vado a scommetterci su».