Oggi

La post@ dei lettori

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Caro direttore, approfitto del prestito del computer da un passeggero in viaggio con me per esternare avviliment­o. Io e i miei colleghi medici siamo spesso all’estero per lavoro e ascoltiamo quello che si dice di noi: non bello per niente. In Italia c’è un continuo versamento di odio su Salvini, fino all’augurio di morte. La sinistra ha sempre gridato e contestato. C’è stata la ricorrenza delle Foibe: dopo tanti anni si riconosce la verità. Io ho un fratello profugo di Fiume adottato daimiei perché rimasto solo, e conosco il suo racconto. Ma qui non si dice altro che: fascista e razzista. Cosa per la quale ci ridicolizz­ano fuori dall’Italia. Con i colleghi siamo stati più volte in Africa per curare, in ferie e con soldi nostri. Prima di parlare tutti dovrebbero andare a vedere le cose: come ci spiegavano missionari e gente onesta del posto, esiste realmente un disegno e un business. È tutto molto squallido... Mi scuso per eventuali errori, però non riesco rileggere perché chi mi ha prestato il computer deve scendere.

Barbara Marenco

Cara Barbara, a causa della fretta di errori ce n’erano eccome, e di molti passaggi non si capiva niente (spero di aver “aggiustato” la lettera rispettand­one lo spirito). Ma mi è piaciuto immaginare la scena di lei, in treno, che chiede in prestito il computer per scrivere a Oggi.

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