Oggi

Grandesche­rmo Vannodimod­a i film tratti dai capolavori letterari

- di Paola Manciagli

Peccato che i film li tradiscano ALCUNI PUNTANO SULLA SCENOGRAFI­A, ALTRI SUGLI EFFETTI SPECIALI O SULRITMOTR­AVOLGENTE. INSALACI SARÀ DA DIVERTIRSI. MACHI AMAGLI ORIGINALI DI CARTA POTREBBE RIMANERE DELUSO. VI SPIEGHIAMO PERCHÉ

Ma è meglio il film o il libro? Quest’anno rischiamo di chiedercel­o spesso, visto che sono più di 30 i film del 2020 tratti da grandi classici o ultime novità delle librerie. Alcuni, come Piccole Don

ne, hanno debuttato a gennaio. Ma i più, a cominciare da Il richiamo

della foresta ora in sala (arriverann­o anche Gli indifferen­ti tratto daMoravia, una riduzione di Il giardino

segreto di Burnett, The Turning ispirato a Il giro di vite di Harry James e tanti altri…), sono in arrivo, pronti a dare battaglia per emergere tra le quasi 600 ( sic!) pellicole in programmaz­ione nei cinema italiani ogni anno. E qualche chance di farsi notare la hanno, grazie soprattutt­o alla fama del precedente letterario.

A volte, i film ricambiano il favore. Quando fanno successo, capita che i romanzi dai quali derivano godano di una nuova primavera in libreria: lo verificò un’inchiesta della rivista Forbes in America qualche anno fa. Oppure offrono la possibilit­à a un libro di farsi conoscere: è appena uscito il film

Il diritto di opporsi e Fazi ne ha approfitta­to per lanciare il romanzo originale, finora inedito da noi. In questa nuova infornata di cinema libresco ce n’è per tutti i gusti: horror, avventura, amore. Ci sono anche titoli degli autori storicamen­te più “saccheggia­ti” dal grande schermo, come JaneAusten o Agatha Christie. I film reggeranno il confronto con la carta?

Sarà dura. I registi spesso e volentieri hanno tagliato proprio il “cuore” delle opere originali, per dare spazio a elementi secondari ai quali tenevano di più, o che oggi (in teoria) “acchiappan­o”. Ad esempio, il Piccole donne della regista Greta Gerwig, appena uscito, è incentrato soprattutt­o su una delle piccole donne del titolo, Jo, e sul suo desiderio di vivere fuori dagli schemi imposti all’epoca al genere femminile; nel film c’è poco o nulla di quel senso di coralità, dell’aiutarsi e accompagna­rsi nella vita tra uomini e donne, che è invece l’anima di questo immortale classico. Un tradimento che ha galvanizza­to chi è in cerca di eroine femministe; ma duro da digerire per gli innamorati del romanzo che LouisaMayA­lcott pubblicò nel 1868.

QUANTE ESAGERAZIO­NI

Invece, il regista Chris Sanders ha “dopato” il suo Il richiamo della

foresta, ora in sala, con gli effetti speciali del live action. Il cane Buck lancia occhiate di sguincio o ironiche, praticamen­te ride e piange, cimanca solo che parli: un’animazione atta a catturare i più piccoli, che hanno fatto la bocca al Re Leone e ai live action Disney. Peccato che Jack London non abbia mai cercato di “umanizzare” i suoi protagonis­ti a quattro zampe. Al contrario, nei suoi romanzi di inizio ’900 cercava di dare “voce” a quella forza e a quel coraggio che sono tutti dei cani, alla loro «fibra adamantina» e alla loro capacità di imparare e cambiare, che tanto l’avevano affascinat­o quando cercava l’oro tra leminiere e le nevi del Klondike e aveva affidato la propria sopravvive­nza ai cani da slitta. E ingolosisc­e senz’altro quel tripudio di boccoli e cuffiette ricamate, uomini in calzoni a sbuffo, carrozze e servizi da tè in porcellana, e ancora il ritmo scoppietta­nte che la fotografa e regista Autumn deWilde ha voluto per il suo

Emma (uscirà a marzo), tratto dall’omonimo capolavoro firmato da Jane Austen a inizio ’ 800. Ma, altro che fedeltà. Già il fatto che scenografi­a e costumi attirino tanto l’attenzione falsa gli equilibri del romanzo: a Jane Austen non importava un bel nulla dei fronzoli delle sale o delle tolette. Se i suoi romanzi piacciono ancora tanto, è per lo sguardo ironico, divertito, quasi satirico, e al tempo stesso pieno di umanità, che ha sui suoi personaggi e sullamenta­lità imperante. Raramente il cinema riesce a renderlo.

Allo stessomodo, nel suo ciclo di rivisitazi­oni dei gialli di Agatha Christie (a novembre uscirà Assassinio sul

Nilo), il regista Kenneth Branagh punta molto sugli spettacola­ri baffi del segugio Hercule Poirot e si è inventato certe sue incredibil­i capacità atletiche (nel primo film della serie, Assassinio sull’Orient Express, saltava giù dalle impalcatur­e e mollava cazzottoni nemmeno fosse Capitan America), facendo scivolare in secondo piano proprio l’elemento che rende inarrivabi­le il mitico investigat­ore con la testa a uovo: il lavorìo delle sue «piccole cellule grigie».

Il David Copperfiel­d di Armando Iannucci, nelle nostre sale da maggio, è già uscito all’estero dov’è stato definito travolgent­e, scoppietta­nte, esilarante. Travolgent­e, ci crediamo: per ridurre 1.000 pagine di storia in due ore, il regista ha studiato un avvicendar­si di scene da far girare la testa. Ma il romanzo che debuttò nel 1849 non è passato alla storia per il ritmo

o le gran risate che ci ha regalato; sa tenere insieme i mille rivoli della vita, gli alti e i bassi, la giovinezza e l’allegria, la spensierat­ezza, la critica sociale, il grido contro l’ingiustizi­a.

LA MAGIA DEL CINEMA

Certo, non stiamo dimentican­do la magia del cinema, né il suo potenziale artistico. Talvolta accade che, pur tagliando o inventando, un film riesca a cogliere la vera ricchezza di un’opera letteraria, facendola vivere in modo inedito e potente, addirittur­a più della pagina scritta. Almeno, secondo noi: lo scriviamo nel box qui a lato. Poi, fateci sapere se siete d’accordo.

 ??  ?? Harrison Ford, 77, in Il richiamo della foresta, nelle sale. Il cane Buck è stato realizzato con la tecnica del live action, portata al successo dalle grandi produzioni Disney come il Re Leone. » «Il richiamo della foresta debutta in questi giorni
Harrison Ford, 77, in Il richiamo della foresta, nelle sale. Il cane Buck è stato realizzato con la tecnica del live action, portata al successo dalle grandi produzioni Disney come il Re Leone. » «Il richiamo della foresta debutta in questi giorni
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 ??  ?? Da sinistra, Emma Watson, 29, Florence Pugh, 24, Saoirse Ronan, 25, Eliza Scanlen, 21, in
Piccole donne di Greta Gerwig uscito a gennaio. È tratto dal romanzo più famoso dell’americana Louisa May Alcott, uscito nel 1868: in realtà, inaugurò una tetralogia che si concluse nel 1886. «Piccole donne» è uscito a gennaio
Da sinistra, Emma Watson, 29, Florence Pugh, 24, Saoirse Ronan, 25, Eliza Scanlen, 21, in Piccole donne di Greta Gerwig uscito a gennaio. È tratto dal romanzo più famoso dell’americana Louisa May Alcott, uscito nel 1868: in realtà, inaugurò una tetralogia che si concluse nel 1886. «Piccole donne» è uscito a gennaio
 ??  ?? Kenneth Branagh, 59, riporta al cinema Hercule Poirot, il famosissim­o investigat­ore belga nato dalla penna della geniale giallista britannica Agatha Christie. Qui è in Assassinio sull’Orient Express, uscito nel 2017 (il romanzo è del 1934). A novembre uscirà Assassinio sul Nilo, da un romanzo del 1937. L’investigat­ore Poirot ovembre
Kenneth Branagh, 59, riporta al cinema Hercule Poirot, il famosissim­o investigat­ore belga nato dalla penna della geniale giallista britannica Agatha Christie. Qui è in Assassinio sull’Orient Express, uscito nel 2017 (il romanzo è del 1934). A novembre uscirà Assassinio sul Nilo, da un romanzo del 1937. L’investigat­ore Poirot ovembre
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» «David Copperfiel­d nelle sale a maggio Dev Patel, 29 anni (a destra), è il protagonis­ta di La vita straordina­ria di David Copperfiel­d di Armando Iannucci, nei cinema a maggio. Il film è la riduzione di uno dei romanzi più celebri e amati del popolariss­imo scrittore inglese Charles Dickens, pubblicato per la prima volta nel 1849.
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 ??  ?? La bionda attrice Anya Taylor-Joy, 23, interpreta Emma nell’omonimo film di Autumn de Wilde (fotografa alla sua prima regia cinematogr­afica), nelle sale a marzo. È tratto da un capolavoro della letteratur­a britannica, Emma di Jane Austen, pubblicato nel 1815. La nuova «Emma»
La bionda attrice Anya Taylor-Joy, 23, interpreta Emma nell’omonimo film di Autumn de Wilde (fotografa alla sua prima regia cinematogr­afica), nelle sale a marzo. È tratto da un capolavoro della letteratur­a britannica, Emma di Jane Austen, pubblicato nel 1815. La nuova «Emma»

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