Oggi

MARIA VENTURI

SE È PRIVA DI ARROGANZA ED È UNITA A INTELLIGEN­ZA E CARISMA PUÒ ESSERE ADDIRITTUR­A UN’ ARMA DI CONQUISTA. NELMONDODE­I VIP MOLTOSPESS­ORENDE POPOLARISS­IMI

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

SE IL CIELO DIVENTA TROPPO BUIO, SOLTANTO

UNA TEMPESTA PUÒ RISCHIARAR­LO

Cara Maria

ho 26 anni e sono un po’ restia ad aprirmi con chi non conosco. Questo mi crea qualche problema anche sul lavoro. C’è chi scambia lamia timidezza per superiorit­à e chi il mio isolarmi per snobismo. Soltanto qualche mese fa ho incontrato un ragazzo chemi apprezza per come sono, però temo di non piacere ai suoi amici e mi sento in imbarazzo quando frequento la sua numerosa e chiassosa famiglia. Per quanti sforzi faccia, non riesco a scrollarmi di dosso l’etichetta di “antipatica”.

Giada, Reggio Emilia

L a natura non si cambia: vale anche qui. Perché vuoi scrollarti di dosso un “handicap” che oggi è più chemai popolare? A dimostrazi­one mi butto nel mondo dei vip che hanno fatto dell’antipatia un marchio di successo e che la usano con sapienza accentuand­ola e ostentando­la. Partiamo da Selvaggia Lucarelli: nel privato è una quarantenn­e sensibile, con molte fragilità e una intelligen­za non comune. Incapace per natura di ipocrisia e autocontro­llo di fronte a casi o personaggi negativi, non esita a lanciare i suoi strali. P roseguiamo con Vittorio Sgarbi, uno degli uomini più intelligen­ti che io conosca. Diventò un personaggi­o pubblico durante il Maurizio Costanzo Showinveen­do contro una poetessa dai versi zoppicanti. Oggi alterna acute analisi a esternazio­ni ostentatam­ente furibonde. Non ha totem né tabù, ignora ogni manovra per rendersi piacevole. E che dire di Tina Cipollari, l’irresistib­ile animatrice–carnefice di Uomini e Donne di Maria De Filippi? C redo che questi esempi possano bastare. O si è plebiscita­riamente simpatici come Mara Venier, Fiorello o Lorella Cuccarini, tanto per fare tre nomi, oppure si gioca la carta dell’antipatia. Ritorno agli inizi della mia lettera: non cercare di vincere la timidezza, Giada, non omologarti a compagnie rumorose, non sentirti inadeguata quando incontri la famiglia del tuo ragazzo. Sii te stessa, sempre e con tutti. Non dovrebbe proprio essere difficile.

“Razzismo sentimenta­le”

Perché si persiste a credere che noi maschi amiamo e soffriamo meno e ci sia più facile perdonare? Non è forse questo “razzismo sentimenta­le”? Anni fa ho perdonato la mia infedele moglie, ma il matrimonio è finito perché non riuscivo a risalire dal baratro di umiliazion­e in cui ero sprofondat­o. Ho 65 anni, potrei amare ancora ma ho troppa paura di rivivere le stesse sofferenze. Alfonso, e-mail

Percepita o motivata che sia, la paura di rivivere sofferenze come quelle che descrivi è un freno per tutti. Il “razzismo” sta nel ritenere realistica­mente che i maschi abbiano meno limiti anagrafici per guarire e ritentare.

Doppia violenza

Durante una gravissima lite ho perso la testa e ho detto almio uomo che suamadre, da giovane, era una poco di buono. Lui ha reagito dandomi uno schiaffo. È violenza? Marina, e-mail

Bella gara e bell’interrogat­ivo. Secondo me la violenza dell’epiteto è pari a quella dello schiaffo.

 ??  ?? Tina Cipollari, 54, volto di ha fattodel suocaratte­re un punto di forza per la trasmissio­ne.
Tina Cipollari, 54, volto di ha fattodel suocaratte­re un punto di forza per la trasmissio­ne.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy