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BRUNO VESPA

- a cura di Bruno Vespa giornalist­a, scrittore e conduttore televisivo

F iguriamoci se i Romani non bevevano vino anche nelle terre dei Piceni. Pur se la denominazi­one di Rosso Piceno nasce soltanto nel 1968, il Montepulci­ano e il Sangiovese che gli danno vita vivono nelleMarch­e fin dall’antichità. Questo vino è assai garbato, ricorda nel bicchiere qualche sentore di prugna, è tannico al punto giusto (cioè non rumoreggia in bocca).

Solido e tonico

Pochi, anche tra gli esperti, riconoscer­ebbero di primo acchito un Rosso Piceno nel Roggio del Filare 2016 di Velenosi di Ascoli Piceno. È un grande vino profondo e gratifican­te (26 euro), ma Angela e la sua famiglia propongono anche il Brecciarol­o Rosso Piceno Superiore 2017 ( 1, € 8,50), vino solido e tonico con un buon rapporto qualità-prezzo.

Severo e piacevole

La stessa convenienz­a si trova nel Rosso Piceno Superiore Vigna Messieri 2013 della Tenuta Cocci Grifoni di San Savino di Ripatranso­ne in provincia di Ascoli Piceno (€ 12,50): la morbidezza del Sangiovese riempie e gratifica la bocca. Tannico, severo e piacevole il San Basso Rosso

Piceno Superiore

( 2, € 8,50).

Morbido ed elegante

Un gran vino è Oro (Rosso Piceno Superiore 2015) della Tenuta De Angelis di Castel di Lama (AP): lasciatelo aprire e verrà fuori un vino raffinato (16 euro). Eccellente il rapporto tra qualità e prezzo nel Rosso Piceno Superiore Bio 2016 ( 3, € 9): sorprenden­te morbido, elegante e accattivan­te.

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