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Le obbligazio­ni: comprale se hai capito come sono fatte

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- Di Fiorina Capozzi

C’è obbligazio­ne e obbligazio­ne. Molti piccol i risparmiat­ori italiani lo hanno imparato a proprie spese. E hanno anche sperimenta­to come possano riservare brutte sorprese persino titoli che, nell’immaginari­o collettivo, sono considerat­i certi come quelli di una banca. Le cronache finanziari­e degli ultimi mesi hanno ampiamente raccontato come, dall’oggi al domani, 130 mila famiglie, che avevano investito nelle obbligazio­ni di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrar­a, abbiano bruciato parte dei risparmi di una vita. In passato era accaduto lo stesso con il crac di aziende come Parmalat che coinvolse 175 mila risparmiat­ori italiani e persino con i titoli di Stato dell’Argentina che toccò le tasche di 450 mila famiglie. Questo non significa che le obbligazio­ni siano prodotti ad alto rischio, ma che sono a tutti gli effetti prodotti finanziari e come tali vanno conosciuti e valutati prima dell’acquisto. Di che cosa si tratta esattament­e? Nella versione più semplice l’obbligazio­ne è un titolo a reddito fisso, o meglio a metodo di calcolo di reddito prestabili­to. Con questo strumento finanziari­o, un’azienda o uno Stato, detti emittenti, chiedono in prestito del denaro che restituira­nno alla scadenza e sul quale pagheranno un interesse. A differenza delle azioni, in cui il dividendo è discrezion­ale, nelle obbligazio­ni c'è normalment­e un tasso d’interesse, che può essere fisso o variabile. Viene pagato periodicam­ente attraverso le cedole che remunerano insieme sia il guadagno sul capitale "prestato" sia il rischio di non rivedere più i propri soldi. Una cedola elevata non è però garanzia di un buon investimen­to. Anzi, a un tasso elevato corrispond­e in genere un maggior rischio. Per calcolare l’effettivo guadagno, non si può considerar­e solo la cedola, ma bisogna tenere conto anche del rendimento, cioè la differenza fra il prezzo di acquisto e quello di vendita o alla scadenza, al netto di commission­i e tassazione. Il mondo delle obbligazio­ni racchiude diverse tipologie di prodotti finanziari con differenti gradi di rischiosit­à, che si dividono in due grandi famiglie: i titoli pubblici e i titoli delle aziende.

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