Deciditi a buttare via le scarpe tanto scomode
INUTILE INDOSSARLEESOFFRIRE, PERQUANTOBELLESIANO. ÈMEGLIO ACCETTARE LAPERDITAEICOSTINONRECUPERABILI. E IMPEGNARSI CONUNNUOVO INVESTIMENTO
Alzi la mano chi non ha mai comprato un paio di scarpe costose (e ovviamente molto belle) che in negozio sembravano perfettema, una volta calzate a casa, facevano male ai piedi. Senza bisogno di un sondaggio per scoprirlo, il nostro comportamento è stato il seguente: le abbiamo utilizzate qualche volta soffrendo per tutta la serata; poi, sconfitti dal dolore, abbiamo deciso di lasciarle nel ripostiglio, senza abbandonare del tutto la (vana) speranzadipoterleungiorno indossare; trascorso un periodo sufficientemente lungo di tempo, ci siamo infine decisi a regalarle o inqualchemodo a disfarcene.
Nella nostra testa, infatti, la spesa era stata in qualche modo “ammortizzata”, facendo così scendere a un livello sopportabile il dolore (questa volta emotivo) per la perdita.
Tanto più le abbiamo pagate, tanto più a lungo è durato questo processo di “separazione” che, viceversa, sarà brevenelcasoincui lestesse identiche scarpe ci siano state regalate. Si tratta di un comportamento poco razionale macosìdiffusochegli esperti di finanza comportamentale hanno deciso di studiarlo a fondo, definendolo l’errore dei “costi non recuperabili” (in inglese sunk costs, che letteralmente significa “costi affondati”). L’esperimento più conosciuto è stato realizzato da Robert Knox e James Inkster nel 1968: i due studiosi sono andati in un ippodromo e hanno chiesto a 72 persone che avevano appena scommesso di valutare su una scala da uno a sette le probabilità di vittoria del cavallo prescelto, ottenendo un valore medio di 4,81 (“buona probabilità di vittoria”); la stessa domanda è stata rivolta ad altre 69 persone che si apprestavano a fare lascommessa e inquesto caso il risultato medio è stato di 3,48, corrispondente a “una discreta possibilità di vittoria”.
Aver già puntato e speso i soldi ha fatto crescere negli scommettitori la convinzione di essere nel giusto. Questo abito mentale è però molto pericoloso non solo per le nostre finanze ma anche per la nostra vita in generale: nonostante ci rendiamo conto che un investimento, un progettoounarelazioneabbiano scarse probabilità di successo, continuiamo a puntarci sopra, facendo così lievitare la perdita, in termini di soldi, tempo o impegno personale. Va da sé che il rischio di finire in un circolo vizioso è alto. Abbandonare definitivamenteun’iniziativa, omolto più semplicemente liberarsi dellebelle e costose scarpe che ci fannomale, è il primo passo per scioglierci daunvincolonocivoedesserenuovamentepronti a intraprendere qualcosa che abbia maggiori probabilità di successo. Lasciando però stare le scarpe perché quelle belle fanno sempremale.