Metti un arbitro a risolvere i litigi trabancaecliente
UN RICORSO PER PRESUNTE SCORRETTEZZE ALLO SPORTELLOCOSTA20EURO, INSEI MESI SIOTTIENE ILVERDETTO. E SE NON SI È CONTENTI, SI PUÒ PASSARE AL TRIBUNALE
Che il comportamento delle banche non sempre sia corretto è cosanota. Nontutti peròsanno che per far valere le proprie ragioni e i propri diritti non è necessario rivolgersi a un giudice, con tutti i costi checomporta (senzaconsiderare i tempi della giustizia). Da dieci anni esiste l’Arbitro bancario e finanziario (Abf), un sistema alternativo per risolvere le controversie fra i consumatori e gli istituti bancari e le finanziarie. Il costo di un ricorso all’Abf? È di 20 euro e non c’è bisogno di farsi assistere da un avvocato (cosa peraltro possibile). I tempi per il verdetto? Poco più di 6 mesi. L’iter per rivolgersi all’Abf è molto semplice: prima bisogna presentare un reclamo alla propria banca contestando i comportamenti scorretti; se non si ottiene niente con questa strada (o si ottiene solo una parte di quanto richiesto), ci sipuò registraresul sitoarbitrobancariofinanziario. it e seguire la procedura on line, che è molto semplice. Sul sito dell’Abf sono inoltre presenti informazioni utili e gli orientamenti giurisprudenziali. Questo significacheleggendoidocumenti sul portale è possibile capire quante probabilità si hanno di vincere. Ci sono alcuni paletti: la somma oggetto di controversia non deve superare i 100mila euro (in tal caso è obbligatorio rivolgersi alla giustizia ordinaria), la disputa non deve essere già stata portata davanti a un tribunale e non deve riguardare attività di investimento (per questo c’è l’Arbitro per le Controversie Finanziarie). L’Abfèunorganismocompostodacinquemembri: trenominati dalla Banca d’Italia, uno dall’associazione bancariaeunodall’associazionedei consumatori. Settesono lesedi territoriali: Roma, Milano e Napoli, a cui si sono di recenteaggiunteBari, Palermo, Bologna e Torino, perché il numero di ricorsi è cresciuto esponenzialmente negli anni. Le decisioni dell’Abf non sono vincolanti per le parti. Questosignificache il consumatore, in caso di sconfitta, può sempre rivolgersi alla giustizia ordinaria, mentre l’istituto bancario che si è visto dare torto può ignorare la decisione dell’Abf. Quando succede questo, però, l’Abf rende pubblico il caso, pubblicandolo sulla stampa e sul suo sito e, a oggi, sono state pochissime lebanchechesono andate incontro a un danno d'immagine così grande.