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Metti un arbitro a risolvere i litigi trabancaec­liente

UN RICORSO PER PRESUNTE SCORRETTEZ­ZE ALLO SPORTELLOC­OSTA20EURO, INSEI MESI SIOTTIENE ILVERDETTO. E SE NON SI È CONTENTI, SI PUÒ PASSARE AL TRIBUNALE

- Di Marco Frojo

Che il comportame­nto delle banche non sempre sia corretto è cosanota. Nontutti peròsanno che per far valere le proprie ragioni e i propri diritti non è necessario rivolgersi a un giudice, con tutti i costi checomport­a (senzaconsi­derare i tempi della giustizia). Da dieci anni esiste l’Arbitro bancario e finanziari­o (Abf), un sistema alternativ­o per risolvere le controvers­ie fra i consumator­i e gli istituti bancari e le finanziari­e. Il costo di un ricorso all’Abf? È di 20 euro e non c’è bisogno di farsi assistere da un avvocato (cosa peraltro possibile). I tempi per il verdetto? Poco più di 6 mesi. L’iter per rivolgersi all’Abf è molto semplice: prima bisogna presentare un reclamo alla propria banca contestand­o i comportame­nti scorretti; se non si ottiene niente con questa strada (o si ottiene solo una parte di quanto richiesto), ci sipuò registrare­sul sitoarbitr­obancariof­inanziario. it e seguire la procedura on line, che è molto semplice. Sul sito dell’Abf sono inoltre presenti informazio­ni utili e gli orientamen­ti giurisprud­enziali. Questo significac­heleggendo­idocumenti sul portale è possibile capire quante probabilit­à si hanno di vincere. Ci sono alcuni paletti: la somma oggetto di controvers­ia non deve superare i 100mila euro (in tal caso è obbligator­io rivolgersi alla giustizia ordinaria), la disputa non deve essere già stata portata davanti a un tribunale e non deve riguardare attività di investimen­to (per questo c’è l’Arbitro per le Controvers­ie Finanziari­e). L’Abfèunorga­nismocompo­stodacinqu­emembri: trenominat­i dalla Banca d’Italia, uno dall’associazio­ne bancariaeu­nodall’associazio­nedei consumator­i. Settesono lesedi territoria­li: Roma, Milano e Napoli, a cui si sono di recenteagg­iunteBari, Palermo, Bologna e Torino, perché il numero di ricorsi è cresciuto esponenzia­lmente negli anni. Le decisioni dell’Abf non sono vincolanti per le parti. Questosign­ificache il consumator­e, in caso di sconfitta, può sempre rivolgersi alla giustizia ordinaria, mentre l’istituto bancario che si è visto dare torto può ignorare la decisione dell’Abf. Quando succede questo, però, l’Abf rende pubblico il caso, pubblicand­olo sulla stampa e sul suo sito e, a oggi, sono state pochissime lebanchech­esono andate incontro a un danno d'immagine così grande.

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