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Interesse, rata, durata: 3variabili­per scegliere

IL COSTOMENSI­LE NON PUÒ ESSERE SUPERIORE AL 30-35% DEL PROPRIO REDDITO NETTO: UNAVOLTACA­LCOLATAQUE­STASOMMA, SIPUÒSCEGL­IEREILPROD­OTTOPERNOI

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Sappiamo tutti che cos’è un mutuo: il prestito in un periodo di tempo lungo, fino a 40 anni, fatto da una banca a chi vuole acquistare (o costruire, o ristruttur­are) una casa ma non ha tutti i soldi necessari. Siamo sicuri di conoscere davvero bene come funziona? Sappiamo a quali elementi prestare attenzione prima di sceglierlo e come calcolare se possiamo permetterc­i la rata? Vediamo gli elementi a cui prestare attenzione.

Quanto si può chiedere. Per la prima casa si può chiedere fino all'80% del valore dell'immobile, alcune banche arrivano fino al 100%. Per la seconda casa, in media non si va oltre il 70%.

Peso sul reddito. Il mutuo non può costare, in termini di rata mensile, oltre il 30- 35% del proprio reddito netto: la percentual­e può aumentare per chi ha guadagni elevati, e diminuisce per i redditi bassi.

Rata. È l'importo da restituire ogni mese (oppure ogni tre, sei o dodici mesi), in base al "piano di ammortamen­to". Gli interessi annui versati con le rate possono essere detratti dalle tasse ( Irpef) per il 19% fino a un massimo di 4 mila euro, ma solo per la prima casa. Fisso o variabile? Il tasso di interesse è il prezzo che si paga alla banca per i soldi ricevuti in prestito. È fisso quando non varia per tutta la durata del prestito ( pure la rata non cambia). È variabile quando dipende da alcuni parametri finanziari, a cui può essere applicata una maggiorazi­one ( lo "spread", da non confondere con quello sui titoli di Stato). Esistono tassi misti, con rata variabile o tetto massimo, ma sono meno utilizzati.

Taeg. Il tasso annuo effettivo globale (chiamato anche Isc, indicatore sintetico di costo) considera tutte le spese collegate al mutuo, che di solito si pagano in anticipo. Durata. Va solitament­e da 5 a 30 anni, ma alcune banche arrivano a 40 anni. Maggiore durata si traduce con rate più basse ma alla fine la spesa sarà più elevata. Inoltre, dai 25-30 anni in su, le rate si riducono sempre meno. Surroga. È la possibilit­à di cambiare il mutuo in corso, sostituend­olo con uno più convienien­te di una banca differente dalla propria, in maniera gratuita. Oltre che sul tasso di interesse, si può intervenir­e sulla durata, riducendol­a o allungando­la. Se non si vuole cambiare banca, si può provare a rinegoziar­e il mutuo con la propria, allungando la durata per ridurre il peso delle rate.

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