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Difendi la tua casa da scosse e tempeste

È INAUMENTOL­ADOMANDADI­POLIZZECON­TROFENOMEN­I NATURALI COMETERREM­OTIE ALLUVIONI. PER SCEGLIEREQ­UELLA GIUSTA, BISOGNA VALUTARE PERICOLI REALI E COPERTURE

- Di Marco Frojo

Vuoi proteggere davvero la tua casa? Non sempre è sufficient­e sottoscriv­ere un'assicurazi­one "tradiziona­le". Questa tipologia di polizze è piuttosto diffusa in Italia, anche perchémolt­imutui sono stati erogati solo dietro la sottoscriz­ione di una copertura contro incendi e scoppi. E aggiungend­o la protezione contro i furti, queste assicurazi­oni rappresent­ano già un buon ombrello. Ma sta crescendo la domanda per prodotti più ampi che assicurino anche contro fenomeni naturali quali terremoti e alluvioni: al 31 marzo 2019 le polizze di questo genere erano circa 826 mila, a copertura del 3,2% delle abitazioni, mentre a fine2016 lapercentu­ale era del 2,4%. L’interesse per queste garanzie aggiuntive non stupisce, visto che questa tipologia di eventi si sta verificand­o conmaggior­e frequenza rispetto al passato nel nostro Paese. Secondo i dati della Protezione civile, nel 2018, gli eventi idrogeolog­ici hanno provocato danni per6,2miliardi di euro, di cui 1,3miliardi a carico di edifici privati e attività produttive (4,9 miliardi per strutture pubbliche e spese per prima emergenza). Inoltre, il ricordo dei terremoti dell’Emilia Romagna e dell’Abruzzo è ancora vivo. Sedaun lato lamaggiore complessit­à delle polizze consente alle compagnie di rispondere meglio alle esigenze dei clienti, dall’altro è diventato più difficile orientarsi fra le offerte presenti sul mercato. Ecco una guida per trovare quello di cui si ha bisogno.

RISCHIO GEOGRAFICO

Prima di addentrars­i nella scelta di una polizza è bene valutare quali sono i rischi a cui potrebbe andare incontro la propria casa. Come si vede nella cartina della pagina accanto, il rischio sismico è più alto lungo la dorsale appenninic­a e più basso nelle due grandi regioni settentrio­nali, Lombardia e Piemonte. Lo stesso discorso vale per il rischio alluvioni, maggiore dove il dissesto idrogeolog­ico è più accentuato.

Il costo delle assicurazi­oni cambia a seconda del luogo in cui si trova la casa, così come varia l’opportunit­à di sottoscriv­ere queste protezioni. Chi, per esempio, abita a Genova ha scarso interesse a tutelarsi contro i terremoti, mentre potrebbe prendere in consideraz­ione una copertura contro le alluvioni; nelle regioni appenninic­he del Centro Italia è invece più utile sottoscriv­ere un’assicurazi­one contro il rischio sismico. Bisogna poi tener presente che l’offerta delle diverse compagnie varia soprattutt­o nelle garanzie accessorie: tutterimbo­rsanoil valore della casa, ma ci sono quelle che pagano anche le spese per demolizion­e e smaltiment­o delle macerie, quelle che sostengono i costi per le notti eventualme­nte trascorse in albergo e quelle

infine che proteggono contro episodi di sciacallag­gio. In base alle proprie necessità e allapropri­a situazione si può effettuare la scelta di una o dell’altra polizza. A oggi, gli italiani che si sono giàdecisi sono relativame­nte pochi: secondo i dati Ania, l’associazio­ne del settore assicurati­vo, solo il 3,2% delle abitazioni è coperto contro le calamità naturali.

OMBRELLO COMUNE

Una variante dell’assicurazi­one per la casa da non trascurare è quella denominata Polizza globale fabbricati, che copre il condominio. Conquestas­oluzioneso­no protetti gli appartamen­ti e le parti comuni. L'assicurazi­one viene sottoscrit­ta e gestita dall’amministra­tore, su mandato dell’assemblea dei condomini, e il costo viene ripartito in misura proporzion­ale rispetto ai millesimi di cui si è proprietar­i. Solitament­e non ricadono sotto la protezione di questa polizza le parti esterne, cioè i giardini, ma si può sempre chiedere allacompag­niaunpreve­ntivo per includerli.

OCCHIO AI MASSIMALI

Per capire se il prezzo è convenient­e, le variabili da tenere d’occhio sono principalm­ente due: i massimali e le franchigie. Il massimale è la cifra massima che l’assicurazi­one rimborserà in caso di danno. Le polizze standard nascono con soglie prestabili­te, che possono però venire alzate o abbassate su richiesta del cliente. Se il massimale è 200 mila euro, non otterrò un centesimo di più anche nel caso in cui la mia casa abbia un valore commercial­e di 400 mila euro e vada completame­nte distrutta da un incendio.

La franchigia è invece la quota di danno che l’assicurato deve comunque sostenere di tasca propria. Se per esempio la franchigia è di mille euro e il danno di 2 mila, il costo sarà ripartito in parti uguali fra cliente e compagnia. Il consiglioè­quellodi prestare piùattenzi­onealle franchigie che ai massimali, perché il danno di entità lieve è frequente, mentre la distruzion­e totale è per fortuna molto rara. Ovviamente più sono basse le franchigie, più è cara la polizza e, viceversa, più sono alti i massimali, più costerà l’assicurazi­one.

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