Difendi la tua casa da scosse e tempeste
È INAUMENTOLADOMANDADIPOLIZZECONTROFENOMENI NATURALI COMETERREMOTIE ALLUVIONI. PER SCEGLIEREQUELLA GIUSTA, BISOGNA VALUTARE PERICOLI REALI E COPERTURE
Vuoi proteggere davvero la tua casa? Non sempre è sufficiente sottoscrivere un'assicurazione "tradizionale". Questa tipologia di polizze è piuttosto diffusa in Italia, anche perchémoltimutui sono stati erogati solo dietro la sottoscrizione di una copertura contro incendi e scoppi. E aggiungendo la protezione contro i furti, queste assicurazioni rappresentano già un buon ombrello. Ma sta crescendo la domanda per prodotti più ampi che assicurino anche contro fenomeni naturali quali terremoti e alluvioni: al 31 marzo 2019 le polizze di questo genere erano circa 826 mila, a copertura del 3,2% delle abitazioni, mentre a fine2016 lapercentuale era del 2,4%. L’interesse per queste garanzie aggiuntive non stupisce, visto che questa tipologia di eventi si sta verificando conmaggiore frequenza rispetto al passato nel nostro Paese. Secondo i dati della Protezione civile, nel 2018, gli eventi idrogeologici hanno provocato danni per6,2miliardi di euro, di cui 1,3miliardi a carico di edifici privati e attività produttive (4,9 miliardi per strutture pubbliche e spese per prima emergenza). Inoltre, il ricordo dei terremoti dell’Emilia Romagna e dell’Abruzzo è ancora vivo. Sedaun lato lamaggiore complessità delle polizze consente alle compagnie di rispondere meglio alle esigenze dei clienti, dall’altro è diventato più difficile orientarsi fra le offerte presenti sul mercato. Ecco una guida per trovare quello di cui si ha bisogno.
RISCHIO GEOGRAFICO
Prima di addentrarsi nella scelta di una polizza è bene valutare quali sono i rischi a cui potrebbe andare incontro la propria casa. Come si vede nella cartina della pagina accanto, il rischio sismico è più alto lungo la dorsale appenninica e più basso nelle due grandi regioni settentrionali, Lombardia e Piemonte. Lo stesso discorso vale per il rischio alluvioni, maggiore dove il dissesto idrogeologico è più accentuato.
Il costo delle assicurazioni cambia a seconda del luogo in cui si trova la casa, così come varia l’opportunità di sottoscrivere queste protezioni. Chi, per esempio, abita a Genova ha scarso interesse a tutelarsi contro i terremoti, mentre potrebbe prendere in considerazione una copertura contro le alluvioni; nelle regioni appenniniche del Centro Italia è invece più utile sottoscrivere un’assicurazione contro il rischio sismico. Bisogna poi tener presente che l’offerta delle diverse compagnie varia soprattutto nelle garanzie accessorie: tutterimborsanoil valore della casa, ma ci sono quelle che pagano anche le spese per demolizione e smaltimento delle macerie, quelle che sostengono i costi per le notti eventualmente trascorse in albergo e quelle
infine che proteggono contro episodi di sciacallaggio. In base alle proprie necessità e allapropria situazione si può effettuare la scelta di una o dell’altra polizza. A oggi, gli italiani che si sono giàdecisi sono relativamente pochi: secondo i dati Ania, l’associazione del settore assicurativo, solo il 3,2% delle abitazioni è coperto contro le calamità naturali.
OMBRELLO COMUNE
Una variante dell’assicurazione per la casa da non trascurare è quella denominata Polizza globale fabbricati, che copre il condominio. Conquestasoluzionesono protetti gli appartamenti e le parti comuni. L'assicurazione viene sottoscritta e gestita dall’amministratore, su mandato dell’assemblea dei condomini, e il costo viene ripartito in misura proporzionale rispetto ai millesimi di cui si è proprietari. Solitamente non ricadono sotto la protezione di questa polizza le parti esterne, cioè i giardini, ma si può sempre chiedere allacompagniaunpreventivo per includerli.
OCCHIO AI MASSIMALI
Per capire se il prezzo è conveniente, le variabili da tenere d’occhio sono principalmente due: i massimali e le franchigie. Il massimale è la cifra massima che l’assicurazione rimborserà in caso di danno. Le polizze standard nascono con soglie prestabilite, che possono però venire alzate o abbassate su richiesta del cliente. Se il massimale è 200 mila euro, non otterrò un centesimo di più anche nel caso in cui la mia casa abbia un valore commerciale di 400 mila euro e vada completamente distrutta da un incendio.
La franchigia è invece la quota di danno che l’assicurato deve comunque sostenere di tasca propria. Se per esempio la franchigia è di mille euro e il danno di 2 mila, il costo sarà ripartito in parti uguali fra cliente e compagnia. Il consiglioèquellodi prestare piùattenzionealle franchigie che ai massimali, perché il danno di entità lieve è frequente, mentre la distruzione totale è per fortuna molto rara. Ovviamente più sono basse le franchigie, più è cara la polizza e, viceversa, più sono alti i massimali, più costerà l’assicurazione.