« Un’emozione, ma che paura di sbagliare! »
«Le emozioni sono arrivate dopo, unmiscuglio strano e intenso: la gioia di avere, forse, salvato una vita ma anche la paura di quello che potevo avere sbagliato. È facile compiere errori con un corpo privo di coscienza». Così Asia
Benedet racconta la sua prima rianimazione su una donna in carne e
ossa, dopo tanti manichini. «Ho finito il corso in Croce Rossa a novembre, non avrei mai pensato di mettere in pratica quello che avevo imparato così presto». Asia, 16 anni, studentessa alla scuola di Cinema e Fotografia Itsos Albe Steiner, era appena uscita dal cinema e passeggiava in Piazza Duomo, a
Milano, con i suoi amici quando si è accorta della folla radunata intorno a una donna svenuta. «Ho pensato che c’era troppa agitazione e mi sono avvicinata. Subito, mi sono accorta che la donna aveva una borsa sotto la testa: è sbagliato, la lingua rischiava di soffocarla. Allora ho chiesto al suo compagno di potere intervenire e ho fatto la manovra Gas. Il battito c’era ma eramolto debole: allora le ho fatto il massaggio cardiaco». Un passaggio non facile: «C’è il rischio di rompere le costole, per esempio. Ma era quello che dovevo fare, in quel momento lo sapevo». Quando la donna ha aperto gli occhi, Asia è sgusciata via tra la folla. I suoi colleghi l’hanno poi informata che tutto era andato per il meglio. L’avventura è dunque alle spalle. E ora? «Sono piccola per prestare servizio in ambulanza. Ma continuerò a fare le attività di sempre con la Croce Rossa. Andiamo nelle scuole a parlare di droghe e alcol e una o due sere a settimana portiamo coperte e cibo ai clochard: un’esperienza, questa, che mi ha aperto gli occhi, e che consiglio a
tutti i miei coetanei. Quando hai passato qualche notte con loro, ad ascoltare le loro storie, è più difficile trovare buone ragioni per lamentarti».
acuipoter essere ricontattati. Inattesa dei soccorsi, che partiranno immediatamente, l’operatore vi guiderà nelle manovresalvavita. Seavetefrequentato un corso di primo soccorso sarete più pronti e capaci, ma vi sarà comunque utile avere unaguida al telefonoperché la tensione del momento può rendere complicate azioni che durante il corso apparivano facili. Se non avete mai frequentatouncorso, seguitescrupolosamente e senza paura le indicazioni dell’operatore.
2Valutate eventuali possibili peri
coli. Solo se non ce ne sono, avvicinatevi.
3Chiamate la persona, per capire
se è cosciente. Se lo è, seguite le indicazioni dell’operatore per capire come procedere. Se non lo è, dovete capire se respira.
4Laprimamanovra che andrebbe effettuata è una modica ipere
stensione del capo, la testa va cioè portata delicatamente all’indietro sollevando il mento: è utile a evitare che ostruisca le vie aeree. Tuttavia, in casoc di trauma alla colonna, sarebbedaannosa. Quindiprocedetesolosenonn vi sono sospetti di traumi e se vi sentite in grado. 5Ispezionate il cavo orale: se vedete oggetti, andrebbero rimossi con un dito (il più piccolo) a uncino.
6Avvicinate l’orecchio alla bocca
della persona, scopritegli il petto. È il momento di eseguire la manovra Gasper 10secondimantenendo il capo in iperestensione, comemostrato nelle pagineprecedenti. Gas staperGuarda (se c’è movimento del petto, foto A), Ascolta (se respira, foto B), Senti (l’aria espirata). Se non respira e non si muove, si procedecon la rianimazione cardiopolmonare.
7Ponete
le due mani al centro del torace, l’una sovrapposta e agganciata all’altra. Con i gomiti tesi, eseguite 30compressioni toraciche (fotoC). Dovreste procederemantenendounritmo di circa 100 compressioni al minuto: se siete al telefono con l’operatore del 112 o del 118, sarà lui a guidarvi. 8Farete 30 compressioni, poi altre 30, finché la persona non inizierà a respirare, o non arriveranno i soccorsi.
9In teoria, al termine delle 30 com
pressioni andrebbero fatte due ventilazioni (respirazione bocca-bocca), pratica sconsigliata al cittadino: il rischioèdi contaminazioni, inpresenza di sangueoaltromaterialeorganico. Un fazzolettononèunabarrierasufficiente. 10 0Se l’infortunato inizia a respirareoamuoversi, maè ancora inco oscienteenonsisupponeuntrauma, m giratelo sul fianco, nella posizione z lateraledi sicurezza(Pls). La testa va portata all’indietro (iperestensione) con laboccaaperta per far defluire eventuali getti di vomito.