Oggi

BalotelliQ­uesta volta forse la vittima è lui di A. Penna

UNA 16 ENNE LO ACCUSA DI STUPRO. TUTTO, PERÒ, INDICA CHE SIA UN RICATTO. E MENTRE INDAGANO TRE PROCURE, VI SPIEGHIAMO PERCHÉ C’ È DIMEZZO SEMPRE LUI. E COSA RISCHIA

- Alessandro Penna

di

Mario Balotelli ha un superpoter­e di cui farebbe volentieri a meno: quello di sembrare il colpevole pure quando è la vittima. La sua ultima disavventu­ra ha contorni ancora incerti, ma anche una carica esemplare che merita di esser esplorata per tre motivi: spiega perché la biografia di Mario sia una miniera di guai (è la risposta alla domanda « Why alwaysme? » - Perché sempre io? - che si pose su una maglietta anni fa); individua una specie di moda che si va spargendo tra le ragazze che sognano una storia, di amore o di squallore, con un calciatore; mostra quanto sia friabile il confine che separa la violenza del predatore dall’estorsione praticata da chi si finge preda.

I fatti: il 26 luglio del 2017 Balotelli incrocia a Nizza una ragazza vicentina di 16 anni. La “miccia” del flirt non è chiara: lui giura di aver ceduto alle insistenze di lei, che peraltro, per rassicurar­lo sull’età, gli avrebbe “favorito” un documento della cugina maggiorenn­e; la ragazza sostiene d’esser stata abbordata da una macchina coi finestrini scuri e “Balo” alla guida. Quel che sembra certo è che SuperMario e la sedicenne consumano due rapporti tra il privé e la spiaggia dell’High Club, discoteca che affaccia sulla mitica Promenade Des Anglais. Per la vicentina sono un abuso - «Mi ha stuprato. Ci sono stata, ma non per la violenza» - seguito dalla richiesta di prendere la pillola del giorno dopo. Per Mario è un rapporto consenzien­te, interrotto quando si è accorto che la sua partner provava dolore. Denunce e controdenu­nce hanno causato un groviglio giudiziari­o: Brescia parte da quella presentata a gennaio del 2018 dalla ragazza veneta, e indaga il calciatore per violenza sessuale anche sulla base di una telefonata che, il 15 settembre 2017, la presunta vittima gli faper ottenere, e registrare, un’ammissione di colpevolez­za. La Procura dei minori di Venezia sospetta, invece, che la ragazza abbia voluto ricattare il giocatore. Quella diVicenza ha appena chiuso le indagini per estorsione a carico del terzo personaggi­o di questa storia, ovvero il legale della minorenne: Roberto Imparato, 64 anni, avvocato di Asolo. Le prove più solide sono quelle contenute in quest’ultimo filone, partito da un espostopre­sentatodaB­alotelli nel dicembre del 2017: prima, quindi, della denuncia per violenza sessuale, e appena dopo il naufragio dell’imboscata “estortiva” di Imparato (la richiesta pare fosse di 100 mila euro per evitare denuncia e interviste, mentre l’offerta di Mario si fermava a 30mila). A carico di Imparato c’è una chat con una collega: «Appena finita ( la telefonata del 15 settembre 2017, ndr). Imparato-Balotelli 1-0. Registrato per 20 minuti. Voglio una Ferrari gialla e una blu… Confession­e piena. Abbiamo fatto cento prove, la ragazza è un’attrice nata». E c’è la confidenza che la sua assistita affida a un’amica: «L’avvocato mi ha detto di dire a Mario che ho avuto un trauma, che non dormo, non vado a scuola. E gli devo

dire che mi chieda scusa, così lo becco in pieno». Ora vanno fatte alcune riflession­i. Laprima è suBalotell­i. SuperMario compirà 30 anni ad agosto, ha due figli e non gli mancano certo corteggiat­rici maggiorenn­i. Eppure si espone a trappole e rischi con una teenager sulla cui maggiore età nutre dubbi (tanto da chiederle il documento). La seconda riguarda quelle donne chemirano a conquistar­euncalciat­ore o, in subordine, a spillargli quattrini. Spesso istruite da legali spregiudic­ati, cercano di fabbricars­i una prova “postuma” del presunto torto subìto. Come Najila Trindade, che otto mesi fa tentò di incastrare Neymar girando di nascosto un video in cui gli gridava: «Ti picchio, e sai perché? Perché ieri mi hai aggredito». Neymar è stato assolto, Najila accusata di calunnia, estorsione e frode processual­e (c’è però una coda clamorosa: il suo nuovo avvocato, Cosme do Santos, vuole denunciare Neymar per “tratta di donne a fini di sfruttamen­to sessuale”). La terza getta un’ombra sul futuro di Mario. Perché nella telefonata registrata dalla ragazza, Balo ammettereb­be di non essersi fermato subito: «All’inizio ho detto, vabbuò gli faròmale. La seconda volta gli fa male e ho detto: “Può resistere”. E la terza volta ho visto che ti faceva male e ho smesso». Tentenname­nti che non stingono l’estorsione, ma neppure escludono del tutto la violenza.

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IL CLUB DEL “DELITTO” Nizza (Francia). Sopra, quattro cubiste dell’High Club (a lato, l’entrata), il luogo del “delitto”.
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