BalotelliQuesta volta forse la vittima è lui di A. Penna
UNA 16 ENNE LO ACCUSA DI STUPRO. TUTTO, PERÒ, INDICA CHE SIA UN RICATTO. E MENTRE INDAGANO TRE PROCURE, VI SPIEGHIAMO PERCHÉ C’ È DIMEZZO SEMPRE LUI. E COSA RISCHIA
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Mario Balotelli ha un superpotere di cui farebbe volentieri a meno: quello di sembrare il colpevole pure quando è la vittima. La sua ultima disavventura ha contorni ancora incerti, ma anche una carica esemplare che merita di esser esplorata per tre motivi: spiega perché la biografia di Mario sia una miniera di guai (è la risposta alla domanda « Why alwaysme? » - Perché sempre io? - che si pose su una maglietta anni fa); individua una specie di moda che si va spargendo tra le ragazze che sognano una storia, di amore o di squallore, con un calciatore; mostra quanto sia friabile il confine che separa la violenza del predatore dall’estorsione praticata da chi si finge preda.
I fatti: il 26 luglio del 2017 Balotelli incrocia a Nizza una ragazza vicentina di 16 anni. La “miccia” del flirt non è chiara: lui giura di aver ceduto alle insistenze di lei, che peraltro, per rassicurarlo sull’età, gli avrebbe “favorito” un documento della cugina maggiorenne; la ragazza sostiene d’esser stata abbordata da una macchina coi finestrini scuri e “Balo” alla guida. Quel che sembra certo è che SuperMario e la sedicenne consumano due rapporti tra il privé e la spiaggia dell’High Club, discoteca che affaccia sulla mitica Promenade Des Anglais. Per la vicentina sono un abuso - «Mi ha stuprato. Ci sono stata, ma non per la violenza» - seguito dalla richiesta di prendere la pillola del giorno dopo. Per Mario è un rapporto consenziente, interrotto quando si è accorto che la sua partner provava dolore. Denunce e controdenunce hanno causato un groviglio giudiziario: Brescia parte da quella presentata a gennaio del 2018 dalla ragazza veneta, e indaga il calciatore per violenza sessuale anche sulla base di una telefonata che, il 15 settembre 2017, la presunta vittima gli faper ottenere, e registrare, un’ammissione di colpevolezza. La Procura dei minori di Venezia sospetta, invece, che la ragazza abbia voluto ricattare il giocatore. Quella diVicenza ha appena chiuso le indagini per estorsione a carico del terzo personaggio di questa storia, ovvero il legale della minorenne: Roberto Imparato, 64 anni, avvocato di Asolo. Le prove più solide sono quelle contenute in quest’ultimo filone, partito da un espostopresentatodaBalotelli nel dicembre del 2017: prima, quindi, della denuncia per violenza sessuale, e appena dopo il naufragio dell’imboscata “estortiva” di Imparato (la richiesta pare fosse di 100 mila euro per evitare denuncia e interviste, mentre l’offerta di Mario si fermava a 30mila). A carico di Imparato c’è una chat con una collega: «Appena finita ( la telefonata del 15 settembre 2017, ndr). Imparato-Balotelli 1-0. Registrato per 20 minuti. Voglio una Ferrari gialla e una blu… Confessione piena. Abbiamo fatto cento prove, la ragazza è un’attrice nata». E c’è la confidenza che la sua assistita affida a un’amica: «L’avvocato mi ha detto di dire a Mario che ho avuto un trauma, che non dormo, non vado a scuola. E gli devo
dire che mi chieda scusa, così lo becco in pieno». Ora vanno fatte alcune riflessioni. Laprima è suBalotelli. SuperMario compirà 30 anni ad agosto, ha due figli e non gli mancano certo corteggiatrici maggiorenni. Eppure si espone a trappole e rischi con una teenager sulla cui maggiore età nutre dubbi (tanto da chiederle il documento). La seconda riguarda quelle donne chemirano a conquistareuncalciatore o, in subordine, a spillargli quattrini. Spesso istruite da legali spregiudicati, cercano di fabbricarsi una prova “postuma” del presunto torto subìto. Come Najila Trindade, che otto mesi fa tentò di incastrare Neymar girando di nascosto un video in cui gli gridava: «Ti picchio, e sai perché? Perché ieri mi hai aggredito». Neymar è stato assolto, Najila accusata di calunnia, estorsione e frode processuale (c’è però una coda clamorosa: il suo nuovo avvocato, Cosme do Santos, vuole denunciare Neymar per “tratta di donne a fini di sfruttamento sessuale”). La terza getta un’ombra sul futuro di Mario. Perché nella telefonata registrata dalla ragazza, Balo ammetterebbe di non essersi fermato subito: «All’inizio ho detto, vabbuò gli faròmale. La seconda volta gli fa male e ho detto: “Può resistere”. E la terza volta ho visto che ti faceva male e ho smesso». Tentennamenti che non stingono l’estorsione, ma neppure escludono del tutto la violenza.