Il convegno di Oggi Le famiglie informate sono più forti di Valeria Palumbo
NON SOLTANTO PENSIONI: PER GARANTIRE IL BENESSERE DEI PROPRI CARI OCCORRE COMINCIARE DARAGAZZI. ECCOCOME
La metafora più chiara è stata di EnnioDoris, presidentedi Banca Mediolanum, per spiegare come funziona il mercato finanziario al pubblico che, il 20 febbraio, affollava Sala Buzzati, a Milano. Indicando quattro bottiglie d’acqua sul palco, Doris ha detto: «Immaginate di aver comprato la prima bottiglia a cento euro. Il prezzo crolla a 50. A quel punto, anziché farvi prendere dal panico e vendere, voi acquistate una seconda bottiglia, a 50 euro. Anzi ne acquistate una terza: ovvero in totale avete pagato meno di 67 euro a bottiglia. A questo punto basta che il mercato, come prima o poi accade sempre, riprenda a salire e già quando le bottiglie saranno a 70 euro, ovvero quando si venderanno ancora al 30% inmeno, voi avrete guadagnato. Non vale per le singole aziende, ma per il mercato».
La metafora non conferma soltanto quello su cui Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs MediaGroup, ha scherzato, aprendo la mattinata organizzata da Oggi sul Nuovo welfare delle famiglie: «Quando sono giù chiamo Ennio Doris: mi ha sempre colpito la sua positività. Per lui un crollo di Borsa è “una bella opportunità”». Ma indica anche la chiarezza con cui si è svolto il dibattito, coordinato dalla giornalista di Oggi Daniela Stigliano, e animato, oltre che da Doris, da Elsa Fornero, ex ministra del Lavoro e docente all’Università di Torino, da Carlo Cottarelli, direttore
dell’ Osservatorio sui conti pubblici italiani della Cattolica di Milano, e da Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato per la programmazione e per il coordinamento delle iniziative di educazione finanziaria.
Proprio l’educazione finanziaria, che è anche l’ obiettivo del supplemento mensile Oggi Risparmio, che ormai da due anni il nostro giornale dedica al risparmio e al benessere delle famiglie, è stato al centro dell’incontro. Le numerose domande del pubblico testimoniano che non si tratta di un tema per pochi. E che gli italiani hanno sempre
I RAGAZZI HANNO CONDIZIONI DI PARTENZA DIVERSE: BISOGNA CHE IL TERRENO DI GIOCO
SIA ALMENO UGUALE
PER TUTTI
più bisogno di un’informazione corretta e comprensibile, che non minimizzi i problemi, ma, come hanno ripetuto più volte la professoressa Fornero e il professor Cottarelli, chiami anche a una maggiore responsabilità personale. Per esempio, è stato sottolineato che l’impiego del risparmio è anche un motore di sviluppo, mentre, ancora oggi (come illustrato nello speciale sul numero di Oggi del 27 febbraio), il 54% dei 10 mila miliardi di risparmi degli italiani finisce sul mattone. Senza sviluppo delPaese, previdenza e assistenza soffrono irrimediabilmente. Abbiamo ragione a temere per le future pensioni: le soluzioni, come hanno spiegato tutti gli ospiti, non sono facili; il tradizionale welfare europeo scricchiola. Quindi, più che chiedere allo Stato un impegno finanziario sempre maggiore («Le casse sono vuote», ha ripetuto Elsa Fornero, stigmatizzando i pensionamenti anticipati), occorre iniziare a ideare un piano finanziario per ognuno di noi, fin dall’infanzia. Su questo, Cottarelli è stato il più severo: «Nonostante i tassi a zero, l’Italia paga ogni anno 65 miliardi di interessi sul suo immenso debito pubblico. Ma per crescere non basta tagliare. Bisogna puntare sulla pubblica istruzione e sugli investimenti pubblici, ridurre la burocrazia e accelerare la giustizia civile. Prima, però, bisogna arrivare al pareggio del bilancio. Ovvero, fermarsi con le spese».
Cottarelli ha sottolineato che il calo delle nascite è oggi evidente, ma è un fenomeno degli Anni 70-80. E quindi non si fermerà. Doris ha insistito sul fatto che la vita si allunga. Fornero che aumentano anche le esigenze dei “grandi anziani”. Lusardi ha per questo ribadito l’importanza dell’educazione finanziaria (siamo il fanalino di coda in Europa), del welfare privato e di un proprio piano di investimenti diversificati. Gli italiani, che, nonostante la crisi e i dati pesanti sulla disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, restano grandi risparmiatori, continuano a tenere i soldi in banca: a fine 2019 sui conti correnti “dormivano” 1.400 miliardi di euro, circa l’80% del Pil.
Alla base della diffidenza verso piani di investimento c’è tanta paura. Ma la crescita del numero dei pensionati accrescerà il problema; i contributi di oggi, ha spiegato Cottarelli, non formano un tesoretto che potremo reclamare un giorno: servono a pagare le pensioni. Questo impone alle famiglie di affrontare il futuro in modo sempre più consapevole. L’iniziativa in Sala Buzzati di Oggi va in questa direzione. Proprio come OggiRisparmio, realizzato in collaborazione con il Comitato Edufin: da non perdere in edicola.