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Il caso Laconia Dopo il nostro articolo, un incontro commovente

LI LIA HA VOLUTO CONOSCERE ANGELO, SOPRAVVISS­UTO ALL’ AFFONDAMEN­TO DELLA NAVE, SPERANDODI AVERE NOTIZIEDI RENATO: ANCHELUI ERA TRAI PRIGIONIE RIMA ...

- di Simone Fanti

Angelo Ferraro, 101 anni da compiere a finemaggio, e Cecilia, detta Lilia, Ficchiotti, 91, si sono incontrati in una casetta a pochi passi dal centro di Moglia. Lui è uno degli ultimi sopravviss­uti all’affondamen­to della Laconia, nave prigione che trasportav­a 1.800 soldati italiani. Lei da 78 anni è alla ricerca di suo fratello Renato, nato nel 1914 e morto proprio durante il tragico evento del 12 settembre del 1942. «Renato era stato richiamato comemeccan­ico di artiglieri­a e inviato in Libia», racconta Lilia, di Deruta ( Perugia). «Catturato a El Alamein nel luglio del 1942, fu imbarcato a Suez in Egitto sulla Laconia, il mercantile della Cunard trasformat­o in galera galleggian­te, e morì con tutta probabilit­à durante l’affondamen­to dell’imbarcazio­ne da parte di un sommergibi­le tedesco. Insieme agli altri 1.400 italiani».

A CACCIA DI NOTIZIE

I superstiti furono solo 400. La signora Lilia non ha esitato un attimo dopo aver letto l’articolo che abbiamo pubblicato a fine gennaio 2020 e ci ha contattati per organizzar­e un incontro. La donna accompagna­ta dal figlio Carlo Marchini ha percorso i 330 chilometri che separano i due paesi solo per incontrare il superstite centenario e avere notizie del fratello.

NON SAPEVA NUOTARE

«Che emozione ascoltare il racconto di Angelo! Ma di Renato purtroppo nessuna notizia, Angelo non lo ricorda. Penso sia affogato subito», racconta energica la donna. «Non sapeva nuotare, nessuno di noi nove, tra fratelli e sorelle, era in grado di stare a galla, la nostra famiglia era stata colpita da un un lutto prima della scomparsa di Renato, un cugino era morto annegato nel Tevere e nostro padre ci vietò di avvicinarc­i al fiume». Il destino? «Sì, pensi che una volta ricevuto il documento di richiamo in servizio, si avevano tre giorni per presentars­i al comando di Roma. Partì per la Libia solo chi, come lui, si presentò il primo giorno. Gli altri rimasero in Italia».

 ??  ?? UNITI NEL DRAMMA E NEL RICORDO Sopra, Angelo Ferraro e Cecilia “Lilia” Ficchiotti, con un piatto portato al reduce come regalo. A sinistra, la foto di Renato, fratello di Lilia, disperso dopo l’affondamen­to della Laconia.
UNITI NEL DRAMMA E NEL RICORDO Sopra, Angelo Ferraro e Cecilia “Lilia” Ficchiotti, con un piatto portato al reduce come regalo. A sinistra, la foto di Renato, fratello di Lilia, disperso dopo l’affondamen­to della Laconia.
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