BenessereComeavere un sorriso smagliante
SUL PALCO DI SANREMO Malika AyaneAyane, 3636, coscosì al Festival del 2015.
CHE SI VEDAOMENOLA “MACCHINETTA”, L’ IGIENE ORALE DEVE ESSERE PERFETTA. I MIGLIORI ALLEATI? SPAZZOLINO, SCOVOLINO, FILO INTERDENTALE E MOLTA ATTENZIONE
Nel nostro Paese, un bambino su due porta l’ apparecchio ai denti. Ma, grazie all’arrivo sulmercato delle mascherine invisibili, l’uso delle cosiddette “macchinette” si sta diffondendo anche tra gli adulti in cerca di un sorriso perfetto. È, però, fondamentale seguire una corretta igiene orale e scegliere i cibi giusti a tavola perché il rischio che l’apparecchio si trasformi in un nemico è alto: « Inserendo un corpo estraneo, viene alterato l’equilibrio della bocca, in particola
re aumenta la presenza dei batteri. Il rischio è che i tessuti di supporto dei denti si infiammino, con conseguente gengivite, soprattutto negli adolescenti», spiega Francesco Martelli, medico odontoiatra, presidente delle cliniche Edn, specializzate in tecnologie e trattamenti innovativi: «Se il paziente è un bambino, l’attenzionedeveessereancora maggiore: l’educazione a una buona igieneèuncompitofondamentaleper i genitori che dovrebbero farsi supportare da un bravo igienista e anche da qualchetutorial». Carieeinfiammazioni gengivali rischianodi compromettere la salute del sorriso tanto cercato. Per ridurre il rischio, prima di installarlo, il dentistapuòeffettuare la cosiddetta sigillatura: «Si applicaunavernicetrasparente, atossica, a lentorilasciodi fluoro, che protegge i denti», spiega Roberto Letta, medicoodontoiatra. Inogni caso, ecco le regole da seguire a seconda della “macchinetta” che indossate.
IL TRADIZIONALE
Spazzolati identidopoogni pastoper
almeno tre minuti: i gancetti dell’apparecchio trattengono, infatti, i residui dei cibi che, se ristagnano, diventano lamateria di cui si nutrono i germi della bocca trasformandosi in placca e aumentando il rischio di infezioni. È meglio usare un dentifricio al fluoro: come indicato dall’Oms, deve contenere 1.450parti di fluoroseilbambino ha più di sei anni, mille se ne hameno. Preferite uno spazzolino ortodontico che, grazie alla sagoma delle sue setole, permette di superare gli elementi
metallici dell’apparecchio garantendo una puliziamirata. « Il movimento deve partire dalla gengiva fino alla
corona; è importante passarlo anche sulla superficie interna delle arcate inclinandolo a 45 gradi per pulire bene ilbordogengivale. Per i molari e i premolari, invece, lo spazzolino va tenuto in orizzontale in modo da farlo penetraremeglio nei solchi e nelle fossette», illustra Letta. Potete ricorrere anche allo spazzolino elettrico con testina ortodontica. Oppure a quelli sonici: emettono onde di tipo ultrasonico che hanno la capacità di rimuovere meglio la placca. Dopo la spazzolatura, pulite gli spazi interdentali, i lati degliattacchi e la parte posteriore dei fili metallici dell’apparecchio con uno scovolino (l’igienista dentale può suggerire il modello più adatto). Infine, due volte al giorno usate il collutorio.
IL FUNZIONALE E L’INVISIBILE
L’ apparecchio mobile, quello funzionale tradizionale o quello conmascherine trasparenti (Invisalign), richiede sicuramente delle procedure più semplici e minori attenzioni rispetto a quello fisso. Toglietelo prima del pasto e,
dopo mangiato, pulite i denti con uno
spazzolino elettrico (meglio se con moto roto-oscillante) e filo interdentale. Sciacquate, invece, l’apparecchio con acquafredda e uno spazzolino con setolemorbide; poi asciugatelo con un telo. Due volte a settimana, fate una pulizia di fondo: lasciatelo a mollo in una bacinella d’ acqua con una soluzione antibatterica( in commercio sene trovano molte ). Usatela stessa soluzione anche per pulire l’astuccio dell’apparecchio in modo da evitare che si trasformi in un ricettacolo di batteri.
L’ALIMENTAZIONE
Nel caso dell’ apparecchio tradizionale, ogni attenzione rischiadiessere inutile se non viene seguita una giusta alimentazione: «Sono banditi gli alimenti appiccicosi come caramelle gommose, t offe e,chewinggu me barrette alci occolato o al caramello che potrebbero incollarsi all’ apparecchio ed essere difficili da rimuovere », conclude il medico odontoiatra. « Noalle bevande gassate che hanno un’azione corrosiva dello
smalto: se proprio non sene può fare a meno si può usare una cannuccia. Così comequelle zuccherate che facilitano il proliferare della placca. È utile, invece, bere molta acqua che aiuta a rimuovere i residui del cibo dall’apparecchio». Una volta almese, infine, fate eseguire una pulizia accurata da uno specialista con uno strumento ad acqua pressurizzata e ultrasuoni.