Oggi

Viaggi annullati, il rimborso èd’obbligo

- Simone Cosimi

L’Enac ricorda che se il proprio volo è stato cancellato, se il Paese di destinazio­ne ha chiuso le porte agli italiani, imponendo misure restrittiv­e o se, ancora, si abita nella zona rossa, si ha diritto al rimborso del biglietto aereo. Ma non alla compensazi­one pecuniaria prevista dal regolament­o europeo che si occupa dei diritti dei viaggiator­i.

Di rimborso parla anche l’ultimo decreto legge del governo, che lo estende anche a biglietti ferroviari e marittimi e ai pacchetti turistici:

riguarda ovviamente chi è interessat­o dai provvedime­nti di contenimen­to del Coronaviru­s o chi aveva programmat­o viaggi, soggiorni, partecipaz­ione a concorsi o eventi che siano stati annullati, come una partita di calcio o un concerto.

Tutto vale anche in caso di destinazio­ni estere in cui siano impediti sbarco, approdo e arrivo.

Per farsi rimborsare – o ricevere un voucher da spendere entro un anno – bisogna inviare la richiesta alla compagnia entro trenta giorni dal momento in cui scadono le misure che impedivano la partecipaz­ione (ad esempio, la quarantena), dalla partenza prevista e poi saltata o dalla cancellazi­one di un evento, allegando il titolo di viaggio e la prova che si era iscritti o si avrebbe preso parte all’evento. Il vettore ha 15 giorni per rispondere e questo vale anche per acquisti tramite agenzie di viaggio.

Per chi già pensa alle vacanze estive esistono le assicurazi­oni di viaggio:

hanno costi contenuti fate attenzione alle cause di annullamen­to (devono esserci anche le epidemie). Si può acquistare anche solo la copertura per l’annullamen­to del volo.

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