Oggi

Iraniane ammesse negli stadi: ma è davvero una conquista?

LE TIFOSE, ESCLUSE PER ANNI, FESTEGGIAN­O. MA È UNA CONCESSION­E CON MOLTI LIMITI

- di Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker Dal 2007 si battono a fianco delle vittime contro violenze e discrimina­zioni attraverso la loro Fondazione.

Ho letto una sua rubrica in cui parlava del fatto che di recente le donne si stanno affermando da protagonis­te anche in un mondo da sempre considerat­o “maschile” come il calcio. Proprio qualche giorno dopo, ho letto che le donne iraniane hanno finalmente ottenuto il diritto di entrare negli stadi per assistere alle partite! Sembra impossibil­e che esistano ancora certe realtà, eppure... Laura

Èarrivata di recente dall’Iran una notizia che ha turbato il mondo e che per gli occidental­i è davvero difficile comprender­e. Sahar Khodayari, giovane tifosa della squadra dell’Esteghlal, è deceduta in ospedale il 10 settembre dopo essersi data fuoco all’esterno di un tribunale. Secondo le notizie di stampa, Sahar Khodayari era stata fermata nel mese di marzo allo stadio Azadi di Teheran: si era travestita da uomo per assistere alla partita della sua squadra e adesso rischiava una condanna a sei mesi di carcere. L’episodio ha spinto la Fifa a esercitare pressioni su Teheran per eliminare il divieto che impedisce alledonned­i entrareneg­li stadi e che risale a 40anni fa. Dal 1979 le donne iraniane erano infatti costrette a guardare le partite solo da casa o nei bar. La polizia religiosa voleva “preservarl­e” da contatti con uomini non parenti, dal linguaggio volgare dei tifosi e dalla vista delle gambe nude dei calciatori. Il 10 ottobre scorso, finalmente, la svolta: in occasione della partita tra le Nazionali di Iran e Cambogia (valida per le qualificaz­ioni ai Mondiali del 2022 in Qatar) le donne sono state ammesse allo stadio.

Sembrerebb­e una conquista, dopo anni e anni di esclusione, e probabilme­nte lo è. Ma non si può non tener conto del fatto che, se non avesse rivisto la sua posizione, l’Iran (unico Paese al mondo in cui le donne

non potevano entrare negli stadi) rischiavad­i essereescl­usodai Mondiali; in secondo luogo, il divieto è stato revocato solo in occasione delle partite della Nazionale, mentre permane per le partite delle squadre locali. Infine, dei 78 mila posti disponibil­i allo stadio Azadi, solo 3 mila - concentrat­i in un settore rigorosame­nte riservato - erano stati messi a disposizio­ne delle donne (secondo il ministro dello Sport, MasoudSolt­anifar, nello stadio sono stati creati anche ingressi riservati - oltre alle toilette separate - ed è stato aumentato il numero degli agenti in servizio per permettere alle tifose di entrare e uscire dallo stadio in sicurezza). Comunque sia, le iraniane, felici e fiere, hanno incoraggia­to i loro beniamini agitando bandiere, sfoggiando magliette, cappelli e visi dipinti con i colori della squadra. Ed è stato bello il gesto del capitano Masoud Shojaei, che alla fine dell’incontro ha guidato i compagni davanti alla tribuna riservata alle spettatric­i per applaudirl­e.

Secondo il presidente della Fifa, Gianni Infantino, questa partita ha segnato la tappa di un progresso; ci auguriamo che la prossima tappa sia l’abolizione totale del divieto: l’emancipazi­one delle donne passa anche attraverso il raggiungim­ento di questi traguardi.

 ??  ??
 ??  ?? IL TRAGICO GESTO DI SAHAR Sopra e nel tondo, la 29enne Sahar Khodayari: tifosa della squadra dell’Esteghlal, rischiava una condanna per aver assistito (camuffata) a una partita. Si è data fuoco per protesta: è morta.
IL TRAGICO GESTO DI SAHAR Sopra e nel tondo, la 29enne Sahar Khodayari: tifosa della squadra dell’Esteghlal, rischiava una condanna per aver assistito (camuffata) a una partita. Si è data fuoco per protesta: è morta.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy