Oggi

Primo passo sì, ma con cautela

A FARLO È DI SOLITO CHI HA TORTO E BUONSENSO. PERÒ BISOGNAFAR­E I CONTICON ILPARTNER: POTREBBENO­N AVERE ALCUN DESIDERIO DI PERDONARE ODI RICONCILIA­RSI

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

Cara Maria

quando si vive un legame perfetto basta un malinteso o una minima crisi per andare in tilt. È quanto è successo a me e al mio compagno dopo cinque anni di convivenza. Settimana dopo settimana il rapporto si è degradato sino a portarci alla separazion­e. Poco dopo però lui ha cominciato a cercarmi, a telefonarm­i, a scrivermi affermando di non poter più vivere senza di me. Purtroppo io avevo paura e permesi l’ho respinto. Quando ha smesso di farsi vivo, ho capito di avere sbagliato e vincendo il mio orgoglio ho fatto il primo passo con la certezza che mi amasse ancora. Con molto imbarazzo lui mi ha detto di aver sofferto tanto e che nella sua vita era entrata un’altra donna. Può finire così un grande amore?

Pamela, e-mail

Più profondo è stato un amore, più forte è il bisogno di superare il dolore della fine. È un’affermazio­ne ovvia, ma tali sono tutte le dinamiche che lentamente incrinano un rapporto. Se ci sforziamo di cercare una spiegazion­e è perché la banalità ci urta e abbiamo la presunzion­e di essere sempre un “caso speciale”. C on questa premessa, Pamela, penso di aver risposto al tuo interrogat­ivo. Il tuo uomo, respinto per mesi nei suoi tentativi di riconcilia­zione, si è costruito un altro legame. Vogliamo dire, senza offendere il genere femminile, che nell’orbita di un abbandonat­o c’è sempre una consolatri­ce? Tu hai commesso un errore molto comune: fare il primo passo con la convinzion­e di ricostruir­e il rapporto. F are il primo passo è inutile se l’amore del partner si è definitiva­mente spento, anche se non esiste un’altra donna. Va comunque fatto in tempi brevi, quando si ha ancora la ragionevol­e certezza che l’uomo non resti immobile ma faccia a sua volta i passi che mancano per riprendere la vita a due.

Donazione contestata

Sposato da dieci anni con una donna che da sempre lavora nell’azienda di famiglia, dopo aver superato una grave malattia le ho ceduto parte dellemie quote e ho detto che sarà lei la mia erede universale. Mio cugino e suamoglie, che hanno due figli, hanno protestato. Ora i nostri rapporti sono diventati problemati­ci. È un errore amare la propria moglie e tutelare il suo futuro?

Ugo, e-mail

Direi di no, e questo vale anche se non si ha per socio un cugino interessat­o e incapace di capire che, con figli o senza figli, l’amore per la moglie si esprime anche riconoscen­dole i meriti del presente e tutelando il suo futuro.

Un difficile consiglio

Posso tacere al mio futuromari­to un episodio del passato che nonmi perdonereb­be mai, che ho già pagato e che solo per sfortuna o per caso lui potrebbe scoprire? Lella, Bolzano

Che consiglio darti? Qui è come giocare d’azzardo. Ma le probabilit­à che “per sfortuna o per caso” riemerga il lontano episodio a cui alludi sono oggettivam­ente poche. Però il rischio, sia pur minimo, c’è…

NON SCAMBIAMO PER DISAMORE LA STANCHEZZA CHE SEGUEAUN SOSPIRATO RITORNO DI FIAMMA

 ??  ?? ALLA FINE, LO PERDE Nel Matrimonio del mio migliore amico, Julia Roberts (a destra) è innamorata dell’uomo lasciato anni prima. Ma lui sposa un’altra.
ALLA FINE, LO PERDE Nel Matrimonio del mio migliore amico, Julia Roberts (a destra) è innamorata dell’uomo lasciato anni prima. Ma lui sposa un’altra.
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