TUTTI VOGLIONO DUETTARE CON LEI
A sinistra, Mina canta Non gioco più con un look da diva per la sigla della trasmissione Rai Milleluci, del 1974. Sopra, dall’alto: con Alberto Lupo a Teatro 10, nel 1972; in duetto con Gianni Morandi, oggi 75enne.
me fingersi la segretaria di suo figlio quando lo cercano al telefono) e rilassare l’atmosfera dello studio portando da casa ottime torte fatte con le sue mani per tecnici e musicisti. Canta in qualunque posizione e “non se la tira mai”, al contrario di tanti personaggi dello spettacolo molto meno dotati di lei. Come se si sentisse più donna che cantante, perché, come sottolinea a volte, «il canto è la seconda cosanellamia vita: la prima, appunto, è la mia vita».
“BUONA LA PRIMA”
Il più delle volte Mina arriva in sala di registrazione sapendo già perfettamente come imposterà il pezzo. In genere le bastano due “piste”, la prima di solito è già buona, la seconda è di sicurezza. Insomma, deve funzionare subito, se no si annoia e preferisce passare ad altro. Ha un approccio jazzistico ai brani e incide live tutti quelli acustici. Con grande rispetto per i suoi musicisti: «Dopo 44 dischi e 600 pezzi fatti insieme posso testimoniare che nonmi hamai chiesto di cambiare una nota», dice Massimo Moriconi, storico contrabbassista diMina. «Sul disco c’è il tuo nome e decidi tu cosa suonare, mi disseuna volta. Nonsièmai smentita».
LA MODA SONO IO
Anche se non ha mai aspirato al ruolo di modella, Mina, fin da ragazza, ha sempre avuto un rapporto stretto con la moda, seguendo quella del momento e adottando look, make-up e ac- conciature che le sue coetanee , vedendola in tv, cercavano di imi tare. Crescendo, ha cominciato a giocare in modo più ironico e pro ovocatorio con la propria immagine e, stravolgendola e segnando l’imma aginario collettivo, 20 anni prima didi Madonna e 30 prima di Lady Gaga. Facendo cose che a loro voltahanno influenzato la moda: dai mitici Caroselli Barillaagli spotnelFestivaldiSanremo.
LE MITICHE COVER DEI SUOI DISCHI
Dal 1978, l’annodel ritiro, questocorpo