Coccole ai cuccioliDove amano essere carezzati di M. Nasi
SAPETE DOVE AMA ESSERE ACCAREZZATO ILGATTO? E ILCANE? SCOPRITE LE ZONE “SÌ” PERLECAREZZEEQUELLEOFF LIMITS
Qual è il modo migliore per scambiarci amore con il nostrocaneogatto? “Spupazzarlo”, ovviamente. È grazie al tocco che dimostriamo loro quanto gli vogliamo bene. Un rapporto non verbale, fatto di istinto, calore e attenzione, che rafforza il legame, rilassa il sistema nervoso
(anche quello del padrone) e fabenetanto a luiquantoanoi. Ma siamo sicuri che la gatta o il cagnolino siano sempre contenti di comeliaccarezziamo? Eccoallorauna piccolamappa delle aree in cui una carezza è benvenuta e delle zone da cui èmeglio stare alla larga.
PANCIA SÌ, TESTA NI
Ilcane“si ribalta” sullaschienaeci offre la sua pancia? L’invito amassaggiarla è inequivocabile. Anzi, è probabile che, se interrompiamo le coccole, ci richiami all’ordine conuna delle zampeanteriori. Una zampa posteriore, invece, spesso si muove istintivamente mentre gli stiamo “impastando” petto e ventre: una grattatina anche lì, all’attaccatura della coscia, non la disdegna affatto. Le zampe, al contrario, sono roba sua e non prova piacere a farsele toccare, così come sono out coda e orecchie, con l’eccezione delle “basi”: una coccoladelicata in fondoallaschienaeun grattino lieve nellaparte dell’orecchio attaccata al capo sono gradite. Asorpresa, invece, ilclassico“patpat” sulla testa è qualcosa che il cane si è adattato a farsi piacere suo malgrado: nel suo linguaggio, una mano che dall’alto si cala sulla testa indica
un’intenzionedominante, quindi seFido ha imparato ad accettarlo e addirittura gradirlo dai suoi umani di riferimento, nonèdettoche loapprezzidagliestranei. Nell’approcciare un cane sconosciuto, tra l’altro, valesempre la regola di essere delicati, di posizionarsi sul
lato e non di fronte e quando, magari scodinzolando, si mostra interessato a noi, avvicinare lentamente e non del tutto una mano: se a sua volta si approssima per annusarla, l’amicizia può avere inizio. Se poi siposiziona con un lato del corpo contro le nostre gambe (“curva di avvicinamento”) allora possiamo dare il via alle coccole.
FUSA, SEGNODI ASSENSO
Il gatto ha uno strumento potente per segnalare soddisfazione: le fusa. Se ci
sono, la coccola è quella giusta. Ma non è detto che un prolungarsi delle carezzeounospostamentoaluisgradito non gli causi una rapida reazio
ne stizzita: si sa, il gatto ha un’indole capricciosa, ma sa essere coccolone. Amaigrattini sumusetto, guance, retro delle orecchie. I movimenti del micio sono molto chiariquandogradisce: una grattatina sotto il collo lo può spingere apuntareilmusoverso l’altooffrendoci ancora più spazio da accarezzare, una allabasedellacodafaràsì chequestasi alziquasi a formareunaC. E lapancia? Non a tutti i gatti piace farsela toccare, a maggior ragione dagli estranei.
Evolutivamente (a differenza del cane) il gatto si percepisce sia predatore sia preda, la pancia è una zona vulnerabile ed esposta, dunque offlimits permolti.