LO SCIOPERO ROSA? SAREBBE UTILE ANCHEDANOI
Cara Michelle, le messicane, che vivono una situazione molto drammatica, per la Festa della donna hanno lanciato l’iniziativa dello sciopero per un giorno: un’astensione generale “in rosa” dal lavoro. Secondo te, qui da noi, come potrebbe essere una giornata tipo se tutte le donne non andassero al lavoro? Cosa cambierebbe? Antonia
Cara Antonia,
sai che non riesco nemmeno a immaginarla, unagiornata così? Penso a tutte le donne che lavorano negli uffici, nelle aziende, negli ospedali e nelle case di riposo, nei negozi, nelle scuole, nelle università... Milioni di lavoratrici che incrociano le braccia rischiano davvero di paralizzare un Paese. Senza dimenticare quelle che tanti considerano con sufficienza “semplici casalinghe”, come se non fossero lavoratrici esattamente come le altre: anche loro potrebbero deciderecheperungiorno lecasenon vengonopulite, i figli nonvengono accuditi, e non si lava, non si stira, non si cucina, non si fa la spesa, non si riordina ecc. ecc. Sarebbe il caos assoluto!
Forse potrebbe essere una buona idea seguire l’esempio delle donne dell’America Latina, protagonistequest’annodi unamobilitazioneimponente,
partita dal Messico non solo per rivendicare la parità con gli uomini negli stipendi, nell’accesso alle posizioni di vertice nelle aziende e nelle isti
LA MARCIA DELLE MESSICANE
tuzioni, maanche – primaancora – per direbasta alle molestie, al sessismo, alla violenzadomestica, alletorturefisiche epsicologiche (secondo lestatistiche, in Messico vengono uccise in media dieci donne al giorno).
Se succedesse anche in Italia, probabilmente una manifestazione di questa portata costringerebbe gli uomini a toccare con mano che le donne sono importanti
quanto loro per far funzionare il Paese: a cominciare dalle singole famiglie che lo compongono per continuare poi con le diverse realtà lavorative. È un fatto accertato che nei Paesi in cui lapresenza femminile nel mondo del lavoro è significativa, sia in termini numerici sia in termini di prestigio dei ruoli rivestiti, l’economia è più forte: dovrebbe bastare questoper sensibilizzare le istituzioni e le aziende, perconvincerleafaredipiùperaiutare le donne a esprimere il loro potenziale, mettendolo al servizio della comunità. Invece, purtropponelnostroPaesetantedinoi sonocostrette a sceglieretra lavoroefamigliaeperquantoriguarda gli stipendi la parità è più teorica che pratica (succede anche a Hollywood, dovepersino lediveguadagnanomeno dei colleghi uomini). È un peccato e un’ingiustizia, perché le donne sono preziose: lo stanno dimostrando ancora una volta in questi giorni così difficili per l’Italia, non solo quelle che lavoranonegliospedalienei laboratori, ma tutte quelle che continuano ogni giorno a compiere il proprio dovere, lavorando, studiando e proteggendo la salute propria e degli altri.
UNA ENORME MOBILITAZIONE FAREBBE CAPIRE QUANTOILPAESE DIPENDADANOI
Donne inmarcia contro le disparità e le violenza a Cancún (Messico). Nel Paese vengono uccise 10 donne al giorno.