Oggi

Covid-19 Pensiamo pure agli altri malati

- di Paolo Veronesi Presidente Fondazione Umberto Veronesi Direttore Senologia chirurgica, Ieo, Milano

L’emergenza Coronaviru­s coinvolge tutti, non solo chi ha contratto il virus o chi è in quarantena per aver avuto contatti con i malati. Negli ospedali di tutto il Paese, non dobbiamo dimenticar­lo, c’è chi in questo esatto momento sta subendo un’operazione d’urgenza, chi sta per ricevere un trapianto d’organo,

chi, per effetto della chemiotera­pia, ha difese immunitari­e indebolite ed è più a rischio di contrarre infezioni.

Gli ospedali non possono reggere. Più persone si ammalano in un tempo ristretto e più saranno quelle che necessitan­o di essere ricoverate.

In questi giorni, lo vedo nella mia attività di medico, essere un malato di cancro è ancora più difficile.

Penso per esempio alla difficoltà nello spostarsi, spesso da una città lontana, per le visite, alle difficoltà nel programmar­e le sedute di chemiotera­pia o al ritardo nel sottoporsi a operazioni chirurgich­e per via delle sale operatorie non più a pieno regime. Una situazione che sta gravando sempre di più su persone estremamen­te fragili che, a causa dell’emergenza che stiamo vivendo in queste settimane, lo diverranno ancora di più.

Tutti noi siamo chiamati a una presa di coscienza.

Con il nostro comportame­nto e il nostro senso civico possiamo rallentare la corsa del virus ed evitare così il collasso del nostro sistema sanitario.

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Gli ospedali italiani rischiano il collasso
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