Covid-19 Pensiamo pure agli altri malati
L’emergenza Coronavirus coinvolge tutti, non solo chi ha contratto il virus o chi è in quarantena per aver avuto contatti con i malati. Negli ospedali di tutto il Paese, non dobbiamo dimenticarlo, c’è chi in questo esatto momento sta subendo un’operazione d’urgenza, chi sta per ricevere un trapianto d’organo,
chi, per effetto della chemioterapia, ha difese immunitarie indebolite ed è più a rischio di contrarre infezioni.
Gli ospedali non possono reggere. Più persone si ammalano in un tempo ristretto e più saranno quelle che necessitano di essere ricoverate.
In questi giorni, lo vedo nella mia attività di medico, essere un malato di cancro è ancora più difficile.
Penso per esempio alla difficoltà nello spostarsi, spesso da una città lontana, per le visite, alle difficoltà nel programmare le sedute di chemioterapia o al ritardo nel sottoporsi a operazioni chirurgiche per via delle sale operatorie non più a pieno regime. Una situazione che sta gravando sempre di più su persone estremamente fragili che, a causa dell’emergenza che stiamo vivendo in queste settimane, lo diverranno ancora di più.
Tutti noi siamo chiamati a una presa di coscienza.
Con il nostro comportamento e il nostro senso civico possiamo rallentare la corsa del virus ed evitare così il collasso del nostro sistema sanitario.