Oggi

Milano era deserta e...

CIPORTAPER­MANOINUNMO­NDORICCODI­POESIA, DOVEANCHE ILVUOTONON­FAPAURA

- (a cura di Sabina Donadio)

destra) che il lazzo è già fuggito. Poi ci sono quelle notti che maledici perché la sera prima hai voluto mangiare il sushi con la polenta, lo sai che non lo digerisci... Ma stavolta, il sogno è così strano da poter farci scrivere un film. Alla stazione era venuto a prendermim­io fratello Fabio. Salgo in macchina e gli dico: oh, ho dormito come un pirla sul treno, si vede che ero stanco, però ho fatto un sogno così strano che lo si potrebbe usare come lo spunto per una storia, per f i fil Ci è? i hi d Fbi R t E ce l’ho in mente chiaro, ascolta». È la storia di una persona che si sveglia al mattino, guarda l’ora e si volta dall’altra parte, dopo poco suona il telefonino, lo alza ma non risponde, è il cicalino della sveglia. Si alza, si lava, si prepara, fa colazione. In casa non c’è nessuno. Si mette un giubbino, apre la porta per uscire ma sente un altro suono di telefonino. Lui lascia la porta aperta e corre a rispondere, ma non è un telefonino, no, è la lavatrice che ha finito il ciclo e l’avverte. Lui senza scomporsii guarda ll’ora, poi tira fuori i panni bagnati e li mette nella asciuga atrice dandole il via.

CHE STORIA! COME PUÒ CONTINUARE?

Torna sulla porta, lal chiude a chiave, prende l’ascensore, arriva a piano terrra. Non si vede nessuno e non si sentono nemmeno dellle voci. Silenzio, solo il suono dei suoi passi. Apre la casssetta della posta, tira fuori due buste, le guarda e le rimeette dentro, ma non nella sua casella, una da una parte e la seconda a caso in un’altra. Morale, esce dal portone did una via importante di Milano, corso Matteotti, di solito trafficati­ssimo, da lì va in San Babila. Ebbene tutto è normmale, macchine parcheggia­te in ordine ai lati dei marciappie­di, negozi aperti, bar e pasticceri­e pure… Ma non c’èè nessuno, non un’anima viva, tutto in ordine come in unna giornata qualsiasi ma senza gente, senza alcun rumorre. Lui guarda l’orologio, mentre passa dall’edicola tira suu un quotidiano facendo cenno che poi lo pagherà e se ne va in fondo a San Babila verso Corso Venezia. Tutte le autoa sono parcheggia­te, ma lui non si rende conto di essere solo, si comporta come se dovesse scansare alcunne persone. Arriva alla metropolit­ana, scende le sccale e non lo vediamo più…

Ecco, Fabiio, poi bisognereb­be capire come proseguire laa storia del film. Non ti sembra interessan­te?? La storia di un uomo che vive in una grande città dove tutto è perfetto, tutto è a posto come se ffosse una città in movimento, invece c’è solo lui.... Ma gli altri, la gente, le macchine, i negozi, il traffico, la fiumana di gente che va a lavvorare non c’è. Dove diavolo saranno? MMio fratello mi domanda: «Ma te ieri sera cosa hai fatto? Cosa hai bevuto?». «Ioooo? Niente, perché?».

 ??  ?? FIDANZATI Massimo Boldi, 74, con la fidanzata Irene Fornaciari, 40. Si sono conosciuti un anno e mezzo fa, durante un viaggio in treno. Il divieto di viaggiare li sta tenendo lontani.
FIDANZATI Massimo Boldi, 74, con la fidanzata Irene Fornaciari, 40. Si sono conosciuti un anno e mezzo fa, durante un viaggio in treno. Il divieto di viaggiare li sta tenendo lontani.

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