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Scegli la strada giusta per i debiti da pagare

LA CRISI ECONOMICA CAUSATA DAL CORONAVIRU­S COLPISCE DURAMENTE LE FAMIGLIE ITALIANE: COME SOSPENDERE LE RATE OPPURE OTTENERE UN NUOVO FINANZIAME­NTO

- Di Daniela Stigliano

Aziende chiuse, negozi serrati, un lavoratore su due fermo e tantissimi altri, tra precari, stagionali e “invisibili”, a rischio reddito zero. Accanto alla paura per il coronaviru­s, le famiglie italiane stanno vivendo un’altra emergenza: quella economica, della mancanza di soldi per pagare l’affitto e la spesa oper far fronte alla restituzio­ne dei propri debiti. Anche chi riceverà l’assegno per la cassa integrazio­ne prevista per i dipendenti delle imprese che hanno dovuto chiudere o ridurre l’attività a causa delle restrizion­i causate dal Covid-19 o i bonus che il governo sta mettendo in campo, dovrà comunque fare i conti con redditi ridotti rispettoad­uemesi fa. Equasi tutti subiranno comunque contraccol­pi sul bilancio familiare. Per impreseepa­rtite Iva sono state previste misure per chiedere finanziame­nti alle banche con la garanzia dello Stato. Ma per i cittadini “semplici” l’unico aiuto è, al momento, la possibilit­à di ottenere una sospension­e delle rate del mutuo

( vedi box nella pagina accanto). Eppure, «la famiglia non si ferma», considera Roberto Anedda, vicepresid­ente del gruppoMutu­iOnline. «Spendiamo forse meno per le vacanze e le cene in pizzeria, ma ci sono una serie di uscite che non cambiano e che si fanno con più difficoltà e meno sconti: per esempio, simangia di più e con più persone a casa. Alla fine, chi deve pagare le rate del mutuo o di un prestito si trova in difficoltà e molti altri avrebbero bisogno di chiedere soldi per la liquidità di tutti i giorni ».

MISURE PRIVATE Qualcosa, su questo fronte, però si muove: Assofin, l’associazio­neche riunisce le società del credito al consumo, ha lanciato giovedì 16 aprile una moratoria Covid-19 che sarà operativa dopo il via libera chiesto a Bankitalia per chi ha subito conseguenz­e di lavoro per il coronaviru­s, sulla falsariga di quellaperi­mutui. «Lanuova sfida per noi», assicurano da Assofin, «è sostenere le famiglie in unmomento in cui molti avranno bisogno».

Che cosa fare, dunque, se si hannoprobl­emi a rimborsare i debiti oppure se si ha bisogno di unprestito per andare avanti? E quali sono gli elementi da considerar­e, prima di decidere se chiedere la moratoria sulle rate oppure un nuovo finanziame­nto?

SOSPENSION­E Ilpuntodip­artenzaèl’analisi della propria situazione economica: sembrasemp­lice, ma gli italiani non sono abituati a fare i conti. Bisogna pensare alla famiglia un po’ come a un’impresa, calcolare con

carta e penna le entrate e le e coronaviru­s, uscite complessiv­e per esempioan prima de e dando indietro nel tempo did almeno 3-6 mesi, per poi ca apire che cosa è cambiato ora a qual è l’impatto reale della riduzioned­el reddito e se questa riduzione è de-stinata a durare a lungoo o no. A questo punto si può ò rispondere alle tre domande e fondamenta­li: 1) Quanto pesa la rata di prestito sul mio bilancio complessiv­o? 2) Riesco comunque a pagarla, ora e nei prossimi mesi? 3) Posso ridurre altre spese per non sospendere la restituzio­ne del debito?

Perché la moratoria è un’operazione che ha un costo: prima di tutto la durata del prestito si allunga di tanti mesi quasi sono quelli della moratoria, inoltre gli interessi continuano a essere calcolati anche durante la sospension­e e saranno poi spalmati sulle rate successive. Se la situazione economica della famiglia lo permette, insomma, èmeglio evitare la sospension­e per non pagare spese aggiuntive.

LIQUIDITÀ

L’alternativ­a è un nuovo credito per “consolidam­ento”, che è un po’ come la surroga per ilmutuo: si sommano tutte le rate ancora da pagare, di uno o più prestiti fatti nel tempo, per esempio per comprare l’auto oppure un elettrodom­estico, e si chiede un unico finanziame­nto per l’importo totale, con una durata più lunga e quindi una rata minore da rimborsare ogni mese. Allo stesso modo, chi non ha debiti ma ha oggi minori entrate e la necessità di avere soldi per far fronte alle spese di tutti i giorni può chiedere un prestito per “liquidità”. Attenzione, però: riuscire a ottenere un finanziame­nto dipende sempre dalla propria capacità di rimborsare le rate, quindi dalla propria solidità economica. Èperò anche vero che le previsioni per i prossimime­si parlano di una riduzione di almeno 30% sull’andamento di tutti i finanziame­nti per le famiglie diversi dai mutui. E questo potrebbe indurre l’industria del credito ad andare davvero incontro alle esigenze di soldi e di consumi degli italiani. Altrimenti, il rischio è che l’intera economia non riparta mai più.

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