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Le Collegiali: «Eravamo spaventate, poi la vittoria»

- D.V.

All’inizio sembravano arrivate a Pechino Express per caso. Poi Nicole Rossi e Jennifer Poni, entrambe diciannove­nni (chiamate le Collegiali perché sono state lanciate dal reality show Il Collegio), sono diventate sempre più agguerrite. E hanno strappato la vittoria ai favoriti Enzo Miccio e Carolina Giannuzzi.

Qual è stata la vostra arma vincente? N. «Spirito d’adattament­o ed energia. All’inizio eravamo spaventate, eravamo circondate da lupi, adulti super competitiv­i. Poi siamo diventate lupe pure noi».

Cosa vi ha aiutato a resistere?

J. «La sera, nelle case degli sconosciut­i, io scrivevo sul mio diario, mentre Nicole faceva un solitario con le carte portate da casa. Poi giocavamo a briscola». Miccio era competitiv­o come sembrava? ( all’unisono) «Di più!».

Raccontate­ci qualche retroscena su Enzo.

N. «Mi ha bocciata con i capelli corti. Quando me li sono tagliati, mi ha detto: “Ma perché lo hai fatto? Ti avevo detto di non tagliarli. Devi sempre dare retta a Enzo, ma stai bene lo stesso».

J. «A furia di correre, sono dimagrita. Lui mi ha fatto un compliment­o e la mia autostima è andata alle stelle».

Siete sempre andate d’accordo?

N. «Sul fatto di non mollare mai, sempre. Per il resto, su nulla! Jennifer è di un disordine cronico, e quando arrivavamo nelle case, dopo cinque minuti sembrava che nella stanza fosse scoppiata una bomba».

J. «In auto, io avrei voluto chiacchier­are, ma Nicole dormiva, è narcoletti­ca». Cosa studiate? N. «Io frequento l’ultimo anno del liceo scienze umane, dovrei fare la maturità on line ».

J. «Io frequento il quarto

anno del linguistic­o». Cosa volete fare da grandi?

N. «Alle elementari volevo diventare presidente del Consiglio, poi l’archeologa, il veterinari­o… Ora vorrei fare l’attrice, così potrei ricoprire tanti ruoli».

J. «Ho tante passioni: l’arte, la musica. Potrei aprire un’agenzia di management per scoprire nuovi talenti».

Siete fidanzate?

N. «Sì, da tre anni. È arrivata la persona giusta e non ho voluto tirarmi indietro per la mia giovane età».

J. «C’è un ragazzo speciale. Per cinque anni le cose sono rimaste in bilico, poi quando stava andando bene, sono partita per Pechino. Lui mi ha scritto una lettera e mi ha detto di leggerla quando sarei stata allo stremo delle forze. E così ho fatto, in una notte in cui non riuscivo a dormire. E sono stata subito meglio».

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Hanno trionfato a sorpresa

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