Fase 2 Che cosa cambia da qui al4maggio: norme, cure, precauzioni
IL4MAGGIOSI AVVICINA. E TUTTI LOASPETTANO. MA LA LENTEZZA DEL CALO NEI CONTAGIFRENAMOLTE SPERANZE. DOVREMO ANDAREASCAGLIONI E SOPRATTUTTOIMPARARE ACONVIVERECON ILVIRUS
ANapoli si usa l’espressione “fa’ ‘nu quatte ‘e maggio”, “fa un 4 di maggio” per indicare un cambiamento radicale di vita: il riferimento è al giorno in cui, tradizionalmente, scadevano gli affitti e si traslocava. Mai come quest’anno il termine è più adeguato per esprimere la speranza degli italiani di cambiare rotta, in questo caso per tornare alla vita di prima. Ma per quanto tutti premano per l’allentamento delle misure anti-contagio da Sars-Cov-2, dalle industrie ai lavoratori autonomi, dai bambini reclusi agli anziani (c’è stato anche un manifesto di protesta dei sindacati dei pensionati contro un allungamento della loro quarantena), è certo che non
ci sarà un vero “4 dimaggio”. Si andrà a scaglioni. O, forse, in ordine sparso. Ecco perché e come.
Perché i numeri non permettono di aprire tuttooquasi il4maggio? Perché sono incalo, ma ancora alti: per il 4 maggio dovrebbero essere tornati piùomeno p al livello di inizio lockdown.
Però si può aprire progressivamente e con adeguate misure perché sono cresciute la consapevolezza delle persone, la conoscenza dei rischi e la familiarità ai comportamenti prudenti.
La Regione Lombardia invita a scaricare una app per il controllo dei contagi, AllertaLOM. Un’altra
è stata scelta dal governo, Immuni: quale devo scaricare?
La app lombarda, per i cittadini della regione, propone un questionario per capire lo stato di salute delle persone, da aggiornare una volta al giorno, per fini statistici. Quella scelta dal governo (che non si sa ancora quando sarà disponibile) cercherà anche di capire se una persona contagiata ha avuto contatti con altri, in modo da individuarli ed eventualmente sottoporli a test.
Assicurazioni auto e moto: slittano i rinnovi?
Un emendamento delDecreto Cura Italia (ancorada approvare allaCamera il 20aprile) prevede, per gli automobilisti italiani che lo richiedano, la sospensione, fino al 31 luglio, dell’RCautoomoto in corso di validità. Un automobilista “medio” potrebbe risparmiare tra i 40 e i 150 euro. Ma i rischi sono: il blocco delle garanzie accessorie, gli eventuali costi di sospensione e riattivazione e l’obbligo di un parcheggio privato. È vero che per andare a fare la spesa da Esselunga e Coop servirà prenotarsi su una app? Come farà chi non sa maneggiarla?
Per ora sono soltanto esperimenti molto limitati per contenere le attuali code. Per Coop, poi, è primadi tutto un sistema “salva-fila” per chi vuol far prima. In ogni caso Esselunga garantisce l’accesso prioritario a disabili e anziani.
Violenza domestica è aumentata del 74%? Che può fare una donna per difendersi?
Chiedere aiuto. Deve chiamare appena è sola o perWhatsApp. E nonpensare: dopo comeme la cavo? Quello è compito di chi aiuta: e si trova sempre chi aiuta. Il numero nazionale da chiamare è 1522. Ci sonopoi una serie di servizi gratuiti di supporto psicologico telefonico, come Pronto Psy (3791898986).
Si parla di distanziamento sociale fino al 2022: è un’ipotesi realistica?
Meglio definirlo “distanziamento fisico”. «È prematuro rispondere per il 2022», afferma la microbiologa Orietta Massidda, «ma credo che dovremo conservare una certa distanza fisica, sia pure non come ora». Resta fondamentale lavarsi lemani, anche se non le si stringono. Maniglie e corrimani sono a rischio.
Guanti: quando e quali?
Non servono a casa, a meno che non si accudisca un malato. Ma sono utili quando si fa la spesa. L’importante è che siano in lattice o vinile, monouso e che si buttino prima di rientrare in casa. Vanno tolti partendo dal polso, rigirandoli. Poi, una volta a casa, bisogna lavarsi subito le mani.
Perché possono essere “pericolosi”?
«Quando si tocca qualcosa con un guanto è come se la si toccasse con lamano, con la differenza che le mani si lavano», chiarisce Massidda. Perciò, attenzione a non toccarsi il volto.
Mascherina obbligatoria: quale? Serve per proteggerci ma soprattutto per proteggere gli altri. Lasciamo le fp2 e fp3 al personale sanitario, almeno finché c’è carenza. E usiamo le chirurgiche. «Sarebbe bene, come in Oriente, adottarle nei luoghi affollati come abitudine», aggiunge Massidda.
Come usarle e quali sono gli errori più frequenti?
Non bisogna alzarle e abbassarle: toccarle in continuazione vanifica l’effetto.
Lavarsi le mani: ma se in Francia è stato trovato il virus nell’acqua non potabile?
Sono tracce “infime”, in acque prese dalla Senna o dai canali e usate per lavare le strade. In francia, come da noi, dai rubinetti esce acqua potabile, supercontrollata. Da ricordare poi che l’acqua da sola non bastamai: ci vuole il sapone e occorre strofinare a lungo.
Ci sono 52 vaccini in fase di sviluppo. Ma è vero che per ragioni di costi e tempi si potrebbe non arrivarne a produrne alcuno?
In tempi normali, per sviluppare un vaccino ci vogliono da cinque a otto anni. I costi non sono nella fase di studio: sono nella sperimentazione e nella produzione e si aggirano sul miliardo di euro. Le grandi aziende sono rimaste scottate dalle spese per il vaccino della Sars, che poi non servì. Adesso occorre che qualcuno garantisca loro la copertura delle spese. È vero che si sta pensando, in Olanda, si usare il vaccino contro la tisi per rafforzare le difese degli anziani contro Covid-19? Come funziona? E da noi sarebbe