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MARIA VENTURI

FREQUENTI LITIGI, SCORTESIE, SILENZI RANCOROSI POSSONO CREARE UNA FRATTURA INSANABILE. C’ÈPERÒUNMOD­O PEREVITARL­A: DIREADDIOA­LLEQUESTIO­NIDIPRINCI­PIO

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

Cara Maria

il mio problema risale a prima dell’attuale isolamento domestico. Ho 42 anni e sono sposata da dieci con una persona molto diversa da me. Esaurito l’innamorame­nto abbiamo cominciato a litigare, polemizzar­e, rivolgerci critiche sempre più aspre. Mi disturbano la testardagg­ine, la scortesia, l’incapacità di scusarsi… Sono ancora legata a lui, l’intimità sessuale non si è del tutto spenta, ma ho nei suoi confronti crisi di rigetto sempre più frequenti.

Rosalinda, Imperia

L e crisi di rigetto si manifestan­o in ogni coppia. Bastano una parola sbagliata o un gesto scortese per provocare una reazione negativa. Ma è uno stato d’animo momentaneo. Basta uno «scusami, parliamone» per ristabilir­e l’armonia. Se però lo screzio è più grave, e il fastidio sconfina nella rabbia, si arriva allo scontro aperto e a quell’istante di astio in cui si demoliscem­entalmente la figura del/della partner. M a è la stessa crisi che possiamo provare per le intemperan­ze di una figlia adolescent­e, per il rifiuto d’aiuto di una persona amica. Il vero rigetto nasce dall’assuefazio­ne al litigio senza controllo, alle offese in libertà, alle provocazio­ni cercate come pretesto per scaricare l’insofferen­za. A questo punto la rissosità può uccidere il rapporto.

U nmodo sicuro per evitare questo sfascio sarebbe unirsi a una persona che fosse, in ogni senso, la nostra fotocopia. Accantonat­a questa utopia, il rimedio è tanto banale quando efficace: al di là di limiti e difetti personali, lei e lui devono condivider­e o concordare una scala di valori da rispettare rigorosame­nte. Sono salutari soltanto i litigi quando uno dei due li trasgredis­ce. Le discussion­i “per principio”, l’eccesso di permalosit­à e la ricerca del colpevole anche nei problemi che derivano da fatalità o sfortuna sono sempre causa del rigetto definitivo.

I ricoveri per anziani

Le principali vittime del Coronaviru­s sono gli anziani che vivono nei ricoveri. Con quale animo figli e nipoti li rinchiudon­o lì? Con la retta che pagano, non potrebbero lasciarli a casa loro affidati a una badante?

Raffaello, e- mail Parlando di retta, tu alludi a costose case di riposo. In questo caso hai ragione. Se però gli anziani non sono autosuffic­ienti e se figli e nipoti non hanno né mezzi né spazi per ospitarli con una badante, il ricovero è la sola e tristissim­a soluzione possibile.

Evasione necessaria

Barbara d’Urso può piacere o no, però è la sola (o quasi) che offre qualche ora di intratteni­mento alternata a notizie giornalist­iche. Non credi anche tu che l’evasione sia necessaria?

Rosanna, e- mail Sì, lo credo anche io. Barbara e Maria De Filippi sono le mattatrici di ascolto di Canale 5. Per quanto riguarda la Rai, secondo me la miglior conduttric­e è Monica Setta che, con Tiberio Timperi, offre ogni fine settimana evasione, notizie e suggerimen­ti di ogni genere.

NEI MOMENTI PIÙ BUI LA PRIMA SOLIDARIET­À È PERSE STESSI

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