Oggi

FERMATE TELEGRAM e chi lo usa per la pedopornog­rafia

SULL’APP FONDATA DAL RUSSO PAVEL DUROV I BANDITIDEL­WEBVENDONO­IMMAGINI HARD, GIORNALI E FILMPIRATA­TI, ARMI E DROGA. POLIZIAPOS­TALE, GUARDIADI FINANZA E PERSINO ANONYMOUS GLI STANNO FACENDO LA GUERRA: RIUSCIRANN­O A VINCERE?

- Di Andrea Greco

Oggi il paradiso degli orchi è Telegram, la app di messaggist­ica fondata da Pavel Durov, un controvers­o ragazzo prodigio russo. Simile a WhatsApp, ma con alcune peculiarit­à, come la possibilit­à di inviare filemolto pesanti, questa applicazio­ne permette di realizzare con facilità canali (seguiti da decine di migliaia di utenti) che sono finiti nel mirino della Polizia postale per lo scambio di fotografie pornografi­che di soggetti non consenzien­ti e di materiale pedopornog­rafico. Le indagini hanno portato a individuar­e tre persone, tra le quali un minorenne, che sono state indagate. In realtà l’esistenza dei gruppi in questione era un segreto di Pulcinella, avendo complessiv­amente più di 2 milioni di iscritti. Del fenomeno se n’erano occupati, in tempi recenti, tra gli altri, la onlus Permesso Negato, che si occupa di dare assistenza alle vittime del revenge porn (diffusione di immagini intime senza consenso) e la rete di hacker che opera sotto le insegne di Anonymous, che suTwitter (con l’hashtag #oprevengeg­ram) in questi giorni ha messo alla gogna decine di pedofili pubblicand­one numeri di telefono, indirizzi e volti. In questi canali, a oggi ancora accessibil­i, e nei gruppi collegati, si possono trovare in vendita le foto hard sottratte a star comeDilett­a Leotta e Wanda Nara, video a luci rosse di minorenni, immagini porno scattate a ex fidanzate, in altri canali armi in vendita e sostanze illegali. Se cercate qualcosa di illegale o miserabile su Telegram potrete trovarlo.

IL BAZAR DELL’ILLEGALITÀ

Prima di continuare è però necessaria una piccola precisazio­ne: da

quando il nome di questi canali farciti di contenuti proibiti e abbietti è cominciato a rimbalzare su diversi siti e sulla stampa il numero degli iscritti è raddoppiat­o, scegliamo quindi non menzionarl­i. Condivide questa idea Matteo Flora, professore a contratto in Corporate Reputation all’università di Pavia. Da anni segue questi fenomeni: «Parlarne, anche male, facendone il nome, ha come risultato che molti decidono di iscriversi, magari solo per curiosità. Alcuni di questi megagruppi un tempo erano su Facebook. Sono passati su Telegrampe­r eludere i controlli che sul social fondato da Mark Zuckerberg stavano diventando più stringenti. Ad esempio su Facebook è stato introdotto un sistema che non permette a nessuno di ripubblica­re foto che sono state segnalate. Su Telegram questa funzione non c’è».

LE STRATEGIE

Oscurare questa app, o renderla inaccessib­ile, oltre a essere una soluzione estrema, è anche complicata tecnicamen­te: «Telegram è un sistema molto ben congegnato, difficilis­simo da fermare e oscurare: è stato strutturat­o per resistere. Proprio per questo motivo, ad esempio in Iran, chi si oppone al regime usa questa app. Concretame­nte i modi per arginare la diffusione di contenuti illegali nel sistema sono due: il primo è ottenerema­ggiori controlli spingendo i sistemi dai quali è possibile scaricare l’applicazio­ne, cioè Android e Apple, a fare pressioni su Telegram, con la minaccia di non renderlo più disponibil­e, come è già successo in passato. Il secondo, visto che la società ha sede a Dubai, consiste nel chiedergli collaboraz­ione sui due reati che il diritto internazio­nale colpisce con determinaz­ione ovunque, ossia la pedopornog­rafia e il riciclaggi­o. Alle vittime del primo do solo un consiglio: ci sono leggi che vi tutelano, trovate il coraggio di denunciare chi ha tradito la vostra fiducia e hamesso le vostre immagini in Rete. Se lo ha fatto con voi lo rifarà con qualcun altro. Una denuncia è il modo mi

gliore per fermarlo».

Ora è il momento di spiegare cosa c’entra il riciclaggi­o con Telegram, reato commesso da chi trasferisc­e «denaro, beni o altre utilità» provenient­i da un delitto.

I LADRI DI GIORNALI

Su Telegram, come hanno dimostrato le indagini condotte dallaGuard­ia di Finanza, che è riuscita nelle ultime settimane a far chiudere 21 canali dedicati, è possibile anche trovare quotidiani e settimanal­i italiani in formato pdf. Una pratica che ha causato danni alle case editrici di circa 250 milioni di euro in un anno e un calo di migliaia di copie nelle vendite, e che ai responsabi­li potrebbe costare una denuncia per furto, riciclaggi­o e ricettazio­ne. Intervista­to dal Corriere della Sera, il colonnello Pierluca Cassano ha raccontato che dopo i sequestri sono nati nuovi canali per la diffusione dei giornali, ma gli utenti sono scesi da 200 mila a 10 mila. Inoltre le Fiamme Gialle stanno studiando delle rogatorie per avere i dati di chi scarica materiale coperto da diritto di autore, che verrà perseguito.

MA CHI È IL CAPO?

Eppure, nonostante tutto questo, o forse grazie a tutto questo, Telegram non è mai stato così popolare: alcune sue caratteris­tiche, come quella di poter scambiare file fino a 1,5giga, lo rendonomol­to utile a chi per lavoro deve inviare grandi allegatimo­ltopesanti. Ma una partedel suo fascino ladeve anche al suo controvers­o fondatore: PavelDurov. Figlio di un latinista di fama internazio­nale, è cresciuto a Torino, dove il padre insegnava all’università. Suo fratello maggiore Nikolaj uno dei più grandi matematici russi, è l’eminenza grigia di ogni sua impresa. Alcuni decrivonoP­avel come un genio, come un idealista, altri come un figlio di buona donna e un personaggi­o ambiguo. Di sicuro non è uno sprovvedut­o: a soli 21 anni lancia VKontakte, una sorta di Facebook dell’Est, con 200milioni di utenti. Viene sostanzial­mente costretto a cederlo a un fondo di investimen­to legato al governo russo, e con una bella somma in tasca, insieme al fratello Nikolaj, lancia nel 2013 Telegram, che nasce per essere resistente a ogni censura e a ogni controllo.

Lui, Pavel, sidipinge comeun idealista che mai cederà i dati dei suoi utenti a nessuno, e assicura che Telegramno­n avrà mai pubblicità. Anzi, l’aeroplanin­o di carta simbolo della app vuole ricordare il disinteres­se per il denaro di Durov: nel 2012, quando era ancora alla guida di VKontakte, lanciò dalla finestrade­l suo ufficio aeroplanin­i fatti con banconote da5mila rubli. Chissà, forse è un idealista, o forseèmolt­o furbo: ha appena annunciato unamoneta elettronic­a che girerà su Telegram, e il valore della sua azienda è schizzato fino a 20 miliardi di dollari.

 ??  ?? DROGA E VIOLENZA Pavel Durov, 35, è uno dei più geniali imprendito­ri del web. Ha 35 anni, non beve, è vegetarian­o e veste sempre totalmente di nero, come i protagonis­ti di Matrix. UN PROPRIETAR­IO AMBIGUO E FOLLE
DROGA E VIOLENZA Pavel Durov, 35, è uno dei più geniali imprendito­ri del web. Ha 35 anni, non beve, è vegetarian­o e veste sempre totalmente di nero, come i protagonis­ti di Matrix. UN PROPRIETAR­IO AMBIGUO E FOLLE
 ??  ?? A lato, alcune schermate prese da canali Telegram di cui abbiamo occultato il nome. Si incita alla violenza sulle donne, si vendono foto hard di minorenni, armi e anche droghe.
A lato, alcune schermate prese da canali Telegram di cui abbiamo occultato il nome. Si incita alla violenza sulle donne, si vendono foto hard di minorenni, armi e anche droghe.
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 ??  ?? Anche loro erano vittime
Anche loro erano vittime
 ??  ?? In rosso, a sinistra, Diletta Leotta, 28. Qui a fiancoWand­a Nara, 32. Le loro foto hot erano in vendita, assieme ad altre anche di carattere pedopornog­rafico, sui canali Telegram finiti nel mirino delle indagini della Polizia. IN VENDITA ANCHE
LE FOTO DI DILETTA E WANDA
In rosso, a sinistra, Diletta Leotta, 28. Qui a fiancoWand­a Nara, 32. Le loro foto hot erano in vendita, assieme ad altre anche di carattere pedopornog­rafico, sui canali Telegram finiti nel mirino delle indagini della Polizia. IN VENDITA ANCHE LE FOTO DI DILETTA E WANDA
 ??  ?? HACKER E PROFESSORE
Matteo Flora, 42, è professore a contratto in Corporate Reputation all’Università di Pavia e imprendito­re nel campo delle start- up digitali.
HACKER E PROFESSORE Matteo Flora, 42, è professore a contratto in Corporate Reputation all’Università di Pavia e imprendito­re nel campo delle start- up digitali.
 ??  ?? 250 MILIONI DI DANNI ALL’EDITORIA Sopra, alcuni giornali. A destra, il colonnello Pierluca Cassano, 45, della Guardia di Finanza. La diffusione su Telegram dei giornali in Pdf causa un’emorragia di copie vendute e gravissimi danni economici.
250 MILIONI DI DANNI ALL’EDITORIA Sopra, alcuni giornali. A destra, il colonnello Pierluca Cassano, 45, della Guardia di Finanza. La diffusione su Telegram dei giornali in Pdf causa un’emorragia di copie vendute e gravissimi danni economici.
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