Oggi

FATE I CONTI CON LE SPESE

Le strategie per affrontare crisi e diminuzion­e dei redditi TENETE TRACCIA DEI CONSUMI, CALCOLATE LE ENTRATE PERSE E GLI IMPORTI DA RIDURRE, INFINE FATE UN ELENCODELL­E PRIORITÀ. E IMPARATE QUALCHE TRUCCO

- Di Daniela Stigliano

Le famiglie italiane fanno i conti da settimane con le prime conseguenz­e economiche dell’emergenza coronaviru­s: almeno un lavoratore su due ha visto ridursi le sue entrate, uno su cinque ha subito un dimezzamen­to o addiriddur­a un azzerament­o dei

redditi. Asoffrired­ipiù, eprimadi tutti, sono state le partite Iva, cioè commercian­ti, artigiani e profession­isti colpiti direttamen­te dal blocco delle attività decisedalg­overno. Maanchei lavoratori dipendenti stanno pagando un prezzo alto, tra chi è in cassa integrazio­ne conl ’80% dello stipendio( in gran parte senza aver ancora ricevuto l’assegno), chi ha visto ridursi le ore lavorate (e i compensi) e chi aveva un contratto a termine che non è stato confermato.

CONSUMI INQUARANTE­NA

Conmenosol­di intasca, lestradeso­no due: ricorrere ai risparmi oppure guardare dentro il carrello della spesa per decidere quantoe che cosa ridurredei

propri consumi. Le famiglie hanno già provato a farlo, durante la quarantena (vedi box qui sotto). «Nonostante tutti dichiarino una maggiore attenzione alle spese perché c’ è la crisi, nonèperòde­tto che i consumi totali siano davvero diminuiti », avverte Claudio Grossi, partner di Pro geti ca, società di pianificaz­ione ed educazione finanziari­a. E con la ripresa progressiv­a della vita normale bisognerà capire come sopravvive­re, senza eccessivi sacrifici, alla crisi economica che ci aspetta. Come? Elaborando una strategia e scoprendo qualche “trucco” per tagliare le nostre spese. Negli ultimi due mesi, chiusi in casa, il nostro carrello della spesasi è trasforma

to: abbiamo speso meno per trasporti, divertimen­to( cinema, teatro, uscite per pranzi, cene e aperitivi), viaggi, arredament­o (amenoche non si sia rotta la tv o un altro elettrodom­estico). Abbiamo invece speso di più per la tecnologia, compresi gli abbonament­i a Netflix e Spotify, la spesa alimentare, perché a casa si consuma di più e perché i prezzi sonoaument­ati dal 30% al 35%, e per il riscaldame­nto, con un balzo

del 20-25% giustifica­to solo in parte dalle temperatur­e più fredde rispetto agli ultimi anni.

PIANO IN TREMOSSE

Ma tutto questo, con la Fase 2 e poi alla fine dell’emergenza, cambierà. E, se non si vuole ricorrere ai risparmi, o non si hanno soldi da parte, bisogna davvero rivedere le spese. Il primo passo è tenere tracci adi quello chesi spende, cercando di ricostruir­e i consumi almenodi uno oduemesi precedenti l’emergenza. Poi bisogna fare i conti dei propri redditi attuali rispetto a quelli “normali” pre-Covid. E, con una semplice sottrazion­e, si ottiene l’ importo chela crisi ci impone di tagliare.

La terza mossa è elencare le spese in base alle nostre priorità, cioèdecide­re a che cosa non possiamo rinunciare e che cosa possiamo tagliare o eliminare. «Non è solo un comportame­nto tattico di questo periodo ma strategico», sottolinea Grossi, «anche perché non si sa quanto la crisi economica durerà».

BUONE ABITUDINI

Esistono poi una serie di abitudini che possono farci risparmiar­e, e pure tanto, nella vita di tutti i giorni. Fare la spesa all’hardiscoun­t, per esempio, può tagliare i costi fino al 50%. Usare con intelligen­za il forno o i condiziona­tori e persino staccare lepre sedi alcuni apparecchi danno un amano non indifferen­te. Per non parlare delle abitudini alla guida e dell’attenzione alla pressione delle gomme (vedi box a sinistra).

Infine, se le difficoltà diventano insormonta­bili e per evitare il peggio, bisogna superare l’ imbarazzo di chiedere aiuto: prima di tutto, bisogna informarsi sui vari bonus pubblici, vecchie nuovi, per capire a che cosa si ha diritto. Poi, ci si può anche rivolgere ai parenti o alle strutture e reti di protezione.

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