Oggi

Andrà tutto bene? Quanto è brutto se la risposta è scientific­amente un banale «dipende»

- Livio Colombo

Èancora bello, anche se un po’ stropiccia­to da 50 giorni di sole e di vento, il cartello che i bimbi del mio condominio hanno colorato con l’arcobaleno e la scritta «Andrà tutto bene». Adesso scendo e lo deturpo con un grosso punto di domanda finale. Così magari qualcuno capisce. Ma come che cosa? Che ognuno ha impastato con gli altri il suo granellino di sabbia fatto di rinunce e video-lezioni, pilates on line e pane fatto in casa fino a erigere una diga anti-virus. Ma che basta un’ondata di superficia­lità per buttarlo giù. Sarò sfortunato, ma ecco la mia fotografia degli ultimi giorni: tre corrieri su quattro (e i corrieri sono stati eroi di questi tempi!) mi consegnano i pacchi tenendo la mascherina abbassata; il vicino scende a prendere la pizza a domicilio d i ili e lamascheri­na se l’è proprio dimenticat­a; il metro di distanza per i pensionati di nuovo fissi alla panchina è già diventato mezzo metro, (alibi: la sordità); qualche runner sbuffante non si scosta se il vialetto è già occupato (e sbuffa giustament­e di più la mamma col passeggino); tre netturbini (ex eroi pure loro) iincontran­ot un collega e si finisce a pacche sulle spalle; la gente al supermerca­to ha smesso di evitare le corsie più affollate...

Insomma, o la prendiamo con filosofia - nel senso indicato da Antonio Polito sul Corriere nell’editoriale Il tempo delle scelte e del dovere («l’unico argomento veramente razionale per rispettare questa singolare

mole di norme è l’imperativo categorico kantiano: agisci in modo che la massima della tua volontà possa valere come principio universale. Ovvero: fa’ quel che devi, augurandot­i che tutti lo facciano») - o la prendiamo con

matematica. Pur tralascian­do l’ipotesi, puramente teorica, di 151 mila ricoveri in terapia intensiva entro giugno (possibile solo se tutto fosse libero e tutti vivessimo come prima), i numeri sono chiari. Se oggi a Milano, per fare un esempio, l’indice di contagio è 0,8 (ogni positivo ne contagia in media un po’ meno di 1) e si continua così, tra unmese avremo solo 76 casi in più al giorno. Se invece l’indice sale a 1,3 avremo 1.500 casi in più al giorno.

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