Oggi

VIVREMOCOM­E TALPE?

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Caro direttore, ho appena letto il suo editoriale “A nin pos piò!”. Lei dice che non ci sono alternativ­e e certamente non si può pensare di vivere oggi come tre mesi fa. Ma non possiamo nemmeno andare avanti così, perché questa non è vita. Se il virus non scomparirà da sé o non verrà scoperto il vaccino che faremo? Vivremo come le talpe chiusi in casa fingendo di essere felici? La salute è importante, ma non si può “non vivere” per la paura di ammalarsi. In Svezia hanno scelto di fidarsi del buonsenso dei cittadini e non hanno imposto restrizion­i assurde, in Italia alcune lo sono. Noi non siamo proprio capaci di dimostrare al resto dell’Europa che sappiamo comportarc­i da cittadini responsabi­l li? Io penso di sì e comunque ci ddobbiamo provare, non pos p ssiamo arrenderci.

Claudio Chelli

ro Claudio, non ho mai pensato né sscritto che vivremo per sempre cosìì, ma dovremo farlo ancora per un ppo’ di tempo (solo Dio sa quantquant­o). Alcuni Paesi che non hanno adottatomi­sure drastiche (come gli Usa o il Brasile) contano piùmorti di noi; altri che invece lo hanno fatto fin dal principio ne hanno avuti molti meno. Ma anche in Svezia ci sono stati più di 1.200morti. Credo che la cautela sia necessaria pensando a chi è più fragile. Poi, certo, sulle mancanze di governo, Regioni e autorità varie potremmo scriverci un libro!

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