Zucchero? Attenti a quello nascosto
DONA ENERGIA, MA PER NON ASSURMERNE TROPPO STATE ATTENTIAQUELLOAGGIUNTO, SPESSO IN CIBI INSOSPETTABILI
Chi non riesce a bere il caffè amaro, lo sa: talvolta allo zucchero non si può rinunciare. In realtà, però, di questo ingrediente, tra cibi, bevande e ricette, se ne consuma in eccesso, con conseguenti effetti negativi a livello cardiovascolare emetabolico. Accade anche perché l’industria alimentare lo “nasconde” in molti alimenti per conferire loro un gusto più dolce e “seduttivo”.
E così anche lo sforzo di limitarsi nel consumo di merendine e biscotti vari, risulta vano. Impariamo allora a riconoscere gli alimenti, spesso insospettabili, che contengono zuccheri aggiunti talvolta indicati in etichetta col nome di altri dolcificanti, dallo sciroppo di glucosio al fruttosio, dal mannitolo alle maltodestrine. Senza contare i dolcificanti naturali come miele, succo di agave, zucchero d’uva o sciroppo d’acero. Trale fonti poco riconoscibili di zuccheri ci sono le panature, tipo bastoncini e tranci di pesce, dove si usano per renderle più croccanti, cosa che accade anche nei grissini e nei cracker. Nei sughi pronti, per esempio, sono usati per togliereacidità, nel pane in cassetta, per renderlo più morbido, mentre i cereali per la prima colazione spesso vengono glassati o arricchiti di miele. Nelle carni, come wurstel, hamburger confezionati, vegetariani compresi, e salumi (prosciutto cotto e mortadella sono quel lichene contengo nodi più) e nei condimenti, dal ketchup alla maionese, vengono aggiunti per aumentare la sensazione dolce al palato. Infine, c’è l’uso a mo’ di conservante nelle pizze surgelate e nelle verdure surgelate o in scatola.