Oggi

Ecco perché la Lombardia ha fallito (e il Veneto no)

«LAPRIMAHAC­ERCATODI GESTIRE I CONTAGI, ILSECONDO LIHAINSEGU­ITI E ISOLATI», DICEL’ESPERTO. MARISPETTO­AL 2019 IMORTI SONOAUMENT­ATI SIGNIFICAT­IVAMENTE SOLO IN4REGIONI. VALEVA LA PENA DI CHIUDERE TUTTA ITALIA?

- di Giuseppe Fumagalli

Sul Covid s’è sentito tutto e il contrario di tutto e chi s’è trovato negli scomodi panni dell’ascoltator­e in certi momenti ha dovuto tutelarsi con l’unica possibile forma di lockdown: tapparsi le orecchie. Ora che le cose tornano alla normalità, Unimpresa prova ad aprire un ragionamen­to partendo dai numeri. Il centro studi dell’associazio­ne di micro, piccole e medie aziende, ha incrociato i dati di Banca d’Italia, Istat e Istituto superiore della sanità, e ha disegnato Regione per Regione la mappa del contagio. Si scopre così che il numero di morti rispetto ai primi tremesi del 2019 è calato in Lazio (- 4,3 per cento) e Sicilia (- 0,7 per cento), si conferma un aumento modesto in Basilicata, Molise, Umbria, Campania, Calabria e Sardegna, con un’unica grande zona rossa concentrat­a in quattro Regioni del Nord. Il confronto con i primi tre mesi del 2019 vede un aumento di 1.032 decessi in Veneto (18,8 per cento), di 2.313 inPiemonte (39,2 per cento) e di 3.101 in Emilia Romagna (54,4 per cento), con un’impennata di 16.086 unità in Lombardia, per un incremento di 147 punti percentual­i. «I dati dimostrano che l’emergenza sanitaria andava gestita inmaniera differente sul territorio nazionale», commenta Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, «in questo modo avremmo potuto avviare in anticipo la riapertura, attenuando gli effetti della catastrofe economica». Alti e bassi nell’andamento del contagio appaiono peròmolto marcati anche nelle Regioni più colpite del Nord Italia e ripropongo­no in modo drammatico il caso Lombardia. Perché la ReUNA DONNA AL COMANDO Giovanna Ferrara, numero uno di Unimpresa. Dice: «La catastrofe economica si poteva attenuare». gione che sembrava la più attrezzata sul piano delle strutture sanitarie è stata quella che ha pagato il conto più alto? Certo, la pandemia s’è abbattuta sul territorio con una violenza spaventosa e gli amministra­tori hanno dovuto affrontare un’emergenza senza precedenti. Avrebbero potuto far di meglio? Hanno commesso errori? E quali?

SCELTE NON AZZECCATE

Parte dalla provincia di Bergamo, la più colpita nella fase iniziale del contagio, il comitato Noi denuncerem­o. Conta più di 50 mila adesioni su Facebook, sette avvocati e una forte volontà di ottenere giustizia o, quantomeno, verità. Incolonnat­i sulle pagine del social network scorrono centina

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