COVERSTORY/ 2 LA CRONACA E LE POLEMICHE
traiettoria, sbanda. Sull’altra corsia sopraggiunge un camion con rimorchio. Al volante c’è Marco Ciacci, che sterza per evitare l’impatto, ma è inutile. Zanardi sbatte violentemente il viso contro il profilato d’acciaio con cui sono realizzati i gradini per salire al posto di guida. Quando viene soccorso il campione è cosciente, urlama respira a fatica: viene soccorso, stabilizzato, spostato di poche centinaia di metri, dove può atterrare l’elisoccorso che lo porta all’ospedale di Siena. AlessandroMaestrini, il giornalista perugino che ha filmato tutte le fasi dell’incidente racconta che il camionista ( per ora l’unico indagato) ha tentato di evitare l’impatto, e che gli è sembrato di cogliere unmovimento incoerente di una delle due ruote posteriori della handbike un istante prima cheZanardi sbandasse, scontrandosi col camion e perdendo il casco.
IL PARERE DEL TECNICO Giovanni Maddinelli, che col marchio Maddiline produce handbike, non crede nell’ipotesi del cedimento strutturale: «Non ho certezze, ma nelle foto del mezzo dopo l’incidente l’asse posteriore sembra integro. È più probabile un errore di guida. Il mezzo usato da Zanardi ha reazioni impegnative da correggere anche per un atleta esperto: la carreggiata è stretta, l’unico freno agisce sulla ruota anteriore e le gomme sono sottilissime e gonfiate a altissima pressione, il contatto con l’asfalto non è più di un centimetro quadrato per ogni pneumatico. Se per una distrazione si imposta in ritardo una curva si può solo buttare il peso all’interno, incrociare le dita e sperare nella buona sorte». Buona sorte che una volta ancora non ha assistito il povero Alex Zanardi, che nell’incidente ha perso anche il casco: per le omologazioni europee deve garantire di resistere a impatti fino a circa 25 chilometri orari. Pochi per lui che sfrecciava a una velocità doppia.