STATI UNITI: GLI STRANI AFFARI DI TRUMPOPOLI
La sorella Maryanne gigigigig giudice dududududice severa QUANDO AL SUO FIANCO C’ERA IVANA New York, maggio 1987: Donald Trump, allora imprenditore, con la primamoglie Ivana, 71, e con lamadre Mary MacLeod e il padre Fred Trump a una cena di gala al Plaz
rivelare anche che, negli anni, aveva ricevuto dal padre circa 413 milioni di dollari, quasi tutti frutto di mancati pagamenti di tasse. Lui, Donald, ha invece sempre sostenuto di avercela fatta da solo, partendo da un prestito paterno di un milione di dollari. Negli StatiUniti capita spesso che una dichiarazione tiri l’altra, basti pensare alle 80 donne che hanno accusato il produttore Harvey Weinstein: ha quindi risvegliato grandi attese l’anticipazione che il libro di Mary contiene anche le conversazioni con una delle due sorelle di Donald, zia Maryanne Trump Barry, 83 anni, duematrimoni e un figlio ( psicologo anche lui), avvocato e magistrato statunitense, in pensione dal 2011. Nel 1999 Maryanne era stata nominata giudice della Corte d’appello del terzo circuito federale dal presidente Bill Clinton, nonostante la diversità di vedute. In realtà, la giudice, che godeva fama di essere un osso duro e oggi si gode la pensione dal suo magnifico appartamento sulla Quinta strada, è stata accusata dal New
York Times di aver partecipato, prima e dopo la morte del padre Fred, alla macchina scansa-tasse della famiglia.
Quindi, benché si dica che in privato siamolto critica con il potente fratello, difficilmente ne avrà svelato gli altarini. Almeno non quelli economici. In fondo, il Trust di famiglia funziona alla grande: adesso, alla testa del Trump Management c’è il fratellino di Donald, Robert, ma il deus ex machina resta lui. Quanto all’altra sorella, Elizabeth Trump Grau, 78 anni, ex dirigente della Chase Manhattan
Bank, beccata senza mascherina a Palm Beach proprio come il fratello-presidente, ha interpretato a modo suo le misure di distanziamento sociale, serrando la bocca davanti a chi le chiedeva con insistenza che cosa pensasse del libro della nipote.
LE MEMORIE DI BOLTON
Lui, the Boss, pare stia tentando di bloccare l’uscita del libro avvalendosi di un accordo di “non divulgazione” sugli affari di famiglia firmato da Mary nel 2001. Al tempo stesso cerca di tamponare l’effetto di The RoomWhere It Happened, le memorie, sempre al vetriolo ( benché in parte rivedute), dell’ex consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton. L’ex fedelissimo che, per restare in tema cartoons, ricorda il baffuto Yosemite Sam, parla dell’ignoranza e della spregiudicatezza di Trump negli affari politici internazionali. Del primo punto, il presidente, secondo cui la Finlandia è parte della Russia, non sembra però farsene un problema.
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