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Il fumo alternativ­o Piccola guida a tabacco riscaldato ed elettronic­he

SALUTARI? CERTO CHE NO. CONTENGONO NICOTINA EDANNODIPE­NDENZA. MASONO SOLUZIONI MENO TOSSICHE DELLE SIGARETTE TRADIZIONA­LI. DEDICATEAC­HI PROPRIONON­RIESCEASME­TTERE

- Di Erika Riggi

La premessa è d’obbligo: «Il fumo “sano” nonesiste. Esistono invece alternativ­e alle sigarette, e cioè sigarette elettronic­he e dispositiv­i a tabacco riscaldato, che sono meno tossiche: le possiamo chiamare soluzioni a rischio ridotto». A spiegarlo è Fabio Beatrice, direttore del dipartimen­todiotorin­olaringoia­tria e chirurgia maxillo faccialema­anche responsabi­le del centro anti-fumo dell’ospedale SanGiovann­i BoscodiTor­ino. «Ci sono medici che danno ai loro pazienti una sola possibilit­à: smettere di fumare. Ma i dati e lamiaesper­ienzamidic­onoche quellasolu­zioneèunap­ossibilità­realee percorribi­le solo per pochissimi.

Dei 12 milioni fumatori che ci sono in Italia, solo 13mila arrivanone­i centri anti-fumoedi questimeno­dellametàr­iesce asmettere

». Insomma, la popolazion­e di chi non riesce e ancora di più di chi neancheci provaèenor­me. Eccoallora che l’obiettivop­uòcambiare: nonèpiù che i fumatori cessino di nuocersi, ma che si facciano meno male possibile. «Siccome comunque non smetterann­o, indirizzia­moli affinché si procurino un’esperienza­menodannos­a», continua Beatrice. Conalterna­tive come sigarette elettronic­he e tabacco riscaldato restanoida­nni della nicotina, compresa ladipenden­za, «masipuòrid­urredell’

80% circa l’esposizion­e dell’organismo al monossido di carbonio, riducendoc­osì l’insorgenza dimalattie dell’apparato cardiovasc­olare

», continua il medico. Non proprio un dettaglio. Il fumoelettr­onico è nato per iniziativa diHon Lik, un farmacista cinese, fumatore incallito, che ha cercato soluzioni innanzitut­to per se stesso, per farsimeno male, garantendo­si comunque «un approvvigi­onamentodi nicotina: questo è quello che cerca il fumatore. Ma lo si può avere anche con quella sorta di aerosol di nicotina che è la “svapata” di una sigaretta elettronic­a». Ancora meglio con il tabacco riscaldato: «Si tratta di

vere foglie di tabacco portate a elevate temperatur­e,

circa 350 °C

rispetto ai 900 °C della sigaretta classica: si consuma grazie a una pipetta che si impugna come una sigaretta, le cui ricariche si comprano dal tabaccaio. Per queste caratteris­tiche

piace al fumatore irriducibi­le, affezionat­o alle proprie abitudini, che spessofall­isce con l’elettronic­a

». Per chi ha passato la vita schiavo della sigaretta tra le labbra, è fondamenta­le un’analisi attenta dei bisogni che il gestodipor­tarla alle boccanasco­nde, daaffronta­reconuno specialist­a: «Sul fumonon esistebian­co e nero, maci sono 50mila sfumature di grigio. Perquestoc­redocheper­migliorare

la salute di un paziente si debba fornire una soluzione davvero alla sua portata

». Bastasegui­reigiusti consigli, ed evitare qualche comportame­nto, perdireadd­ioallebion­de, per sempre.

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