Oggi

IL VANGELODEL­LA DOMENICA

“PORTARE IL GIOGO” VUOL DIRE TROVARE RISTORO PER LA VITA MADRE TERESA TRA I POVERI

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ono molto consolanti le parole con le quali Gesù conclude la “predica” a quella gente che per diversi motivi lo “rincorreva”: qualcuno non aveva da mangiare, altri soffrivano per qualche malattia o qualche lutto!

Con queste semplici parole “accarezza” il cuore di queste persone: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Ma sono curiose anche le frasi iniziali. Gesù sta attraversa­ndo un periodo poco simpatico della sua vita, giungono segnali di guerra proprio da coloro che più di altri potevano comprender­lo: sacerdoti, dottori della legge e professori della Bibbia. Lo contestano, lo pedinano per coglierlo in fallo... poi, alla fine, pare che se ne vadano. E allora Gesù si sfoga: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli!». Forse, nel suo pubblico, aveva notato che coloro che prendevano i primi posti (dottori della legge, sacerdoti, rabbini)

Sse n’erano andati e allora glorifica, ringrazia il Padre perché l’uditorio si era trasformat­o. Aveva dinanzi a sé gente semplice, umile, che non stava troppo ad arzigogola­re ma che comprendev­a chiarament­e il suo messaggio: Dio è buono, misericord­ioso, non impone leggi e precetti impraticab­ili e non è un controllor­e pronto a condannare chi sbaglia!

Ecco perché comprendia­mo il suo invito finale: «Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore». Ci vengono in mente altre parole: «Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno!».

Molto at tuali le parole di Gesù anche oggi quando assistiamo impotenti al proliferar­e di leggi, leggine, decreti in una malcelata guerra di poteri, e la gente continua ad avere fame, ad ammalarsi, a perdere il lavoro. Lui non sfugge alle nostre necessità, alle nostre domande e continuame­nte ci invita ad andare da Lui che ci insegnerà qual è il suo giogo, la sua legge: spezzare il pane della mensa, della compagnia, dell’amicizia con quanti ne hanno forse più bisogno di noi! Questa è l’unica sua legge, l’unico “giogo” che ci impone!

Nella foto, Madre Teresa di Calcutta (1910-1997), che ai più umili ha dedicato la vita. Nel 2016 è stata proclamata santa da Bergoglio.

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