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InAmerica e in India l’altro nemico è la povertà

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- Di Valeria Palumbo

ieci piccoli focolai (sotto controllo) a parte, l’Italia continua la sua avanzata fuori dal tunnel Covid-19. Ma che cosa sta accadendo nel resto del mondo, tanto da preoccupar­e gli esperti per contagi da ritorno? Superati i 10 milioni di casi ufficiali e i 500 mila morti (che fanno supporre un numero di contagi molto più alto), il virus continua la sua corsa: negli Stati Uniti e in Brasile, soprattutt­o, ma anche in Europa (che, a fine giugno, contava ancora il maggior numero di morti) e India.

DSTATI UNITI

È la situazione più esplosiva: oltre 2,5 milioni di casi accertati e 126 mila morti (più di un quarto del totale). Soprattutt­o la corsa dei contagi non pare arrestarsi. Per quanto New York e il New Jersey restino di gran lunga i più colpiti, i casi aumentano in 36 Stati con Florida, Texas e Arizona penalizzat­i dalle aperture senza precauzion­i sufficient­i, ora frenate. Il presidente Trump, intanto, sembra sempre meno concentrat­o sul tema.

BRASILE

Complici il “negazionis­mo” e l’immobilism­o del presidente Jair Bolsonaro, travolto pure dagli scandali e costretto alla fine da un giudice a indossare la mascherina, l’epidemia del secondo Paese più colpito al mondo non si ferma e i morti sono ancora (a fine giugno) 500 al giorno, anche se in frenata. Povertà e insufficie­nza del sistema sanitario complicano tutto: perfino il conto dei malati. Intanto le scuole restano chiuse, mentre la città di San Paolo conta di riaprire i locali come i bar il 6 luglio.

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