Oggi

Ora posso solo abbracciar­e la mia Bricca! FA PARTE DEL CAST

«C’ÈUNCLIMADI ATTENZIONE, SIAMOTUTTI CIRCOSPETT­I», SPIEGA MARINA TAGLIAFERR­I, CHES’ÈPORTATALA­SUACAGNOLI­NASULSET Napoli. Marina Tagliaferr­i, 66, sul set di

- Di Massimo Laganà Un posto al sole

oppie sull’orlo di una crisi di distanziam­ento sociale. Non è il titolo dell’ultimo film di Almodovar, liberament­e ispirato ai rapporti amorosi post-pandemia. È la fotografia della situazione sul set di Un posto al sole. La più longeva fiction italiana dopo il Big Bang ha riaperto il set, dopo l’interruzio­ne causa Covid. Ma il cast sta rispettand­o con estremo rigore le disposizio­ni di sicurezza. Al bando effusioni e contatti ravvicinat­i di ogni tipo. Praticamen­te un ossimoro per una serie che, al tempo delle5mila puntate, celebrate nel 2018, aveva totalizzat­o circa altrettant­i baci e un parziale di 561 schiaffi. La sospension­e della soap partenopea diRai 3 è stata una circostanz­a a suo modo storica. Perché andava in onda da 24 anni, quasi quotidiana­mente, weekend e ferie agostane comandate escluse. Lo può ben testimonia­re Marina Tagliaferr­i, 66, attrice e doppiatric­e, che incarna Giulia Poggi, fin dal primo episodio della fiction.

CCos’ha provato la prima sera della sua quarantena dal video? Horror vacui?

«È vero che noi attori siamo un po’ bambini e piuttosto narcisisti. Ma non fino a questo punto! In realtà, proprio per il mestiere che facciamo, sappiamo adattarci alle situazioni più avverse».

Lockdown incluso?

«Esattament­e. Non ho patito in alcun modo la mia astinenza televisiva. E non ho sofferto neppure la solitudine. Vivo a Roma, lavoro a Napoli. Sono una pendolare di lusso. Ne ho approfitta­to per godermi casa e terrazza».

Sarà rimasta in contatto con i compagni di fiction!

«Certo che sì. Avevamo le nostre chat di gruppo. Abbiamo formato anche sottogrupp­i specifici. Nella prima fase ho sentito inoltre il bisogno di riannodare i fili con persone che erano entrate in un cono d’ombra. Ha presente quegli amici che si perdono di vista, ma sempre presenti nel nostro cuore? Quelli!».

Tutto molto bello. Ma non sta dimentican­do qualcosa, pardon, qualcuna?

«A lei non si può nascondere nulla. Ho avuta una fedelissim­a partner. La mia cagnolina, Bricca, 11 anni portati benissimo: sembra una ragazzina».

E ora per riconoscen­za se l’è portata dietro per i nuovi ciak di

Un posto al sole?

«Bricca da tempo è entrata nella trama. È il mio cane pure nella fiction, quindi sta qui a pieno titolo, in quanto attrice. È doppiament­e avvantaggi­ata. Deve interpreta­re sempliceme­nte se stessa. E non porta la mascherina».

A proposito. Qual è l’atmosfera sul set, dispositiv­i di protezione a parte?

«A parte un corno! Continuiam­o a provare e a ripetere le battute con le mascherine. Le togliamo un istante prima di girare la scena. È abbastanza straniante. Il tipico clima familiare è rimasto tale. Forse c’è meno allegria. Se giriamo negli studi dellaRai, sento sempre un rispettoso silenzio in sottofondo, mentre prima c’era una gran caciara. Quando siamo all’aperto, a “palazzo Palladini”, la bellezza del golfo di Napoli scioglie qualunque tensione. Ma è chiaro che la situazione è cambiata. Siamo assai circospett­i, attenti a rispettare il protocollo sanitario, a non sbagliare, a rispettare le distanze...».

Come faranno le coppie della serie? È in arrivo un’ondata di separazion­i?

«Nooo! Si sbaciucchi­eranno meno, anzi per niente. Così assomiglie­ranno ancor di più alle coppie reali!».

Marina Tagliaffer­i, da sempre impegnata in iniziative sociali, è stata anche la doppiatric­e di Meryl Streep

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