Oggi

LA RICETTA

In esclusiva per

- Paola Babich

vedi gli occhi lucidi e i sorrisi. Ed è bellissimo quando mi dicono: “Mangiando qui mi hai fatto fare un viaggio in Costiera Sorrentina”. Perché è proprio là che ti volevo portare, ci sono cresciuto, ed è questa l’emozione che desideravo farti provare».

Per lei il successo è soprattutt­o questo?

«È anche questo. Sono tanti fattori, potremmo scriverci un altro libro!

Per me è pure la squadra, che oggi si può chiamare famiglia: ho persone che lavorano conme da vent’anni, che per me sono come sorelle e fratelli. Io posso mettere la mia idea, ma poi va sviluppata ogni giorno per cento persone. Solo dall’interno comprendi cosa vuol dire una brigata positiva, venire a lavorare con la felicità, e non con pensieri o ansie».

Come ha trascorso il lockdown, lontano dal ristorante?

«Cucinando! Anche 4, 5 ore al giorno; mi ha aiutato, e sì eh! Almattino un po’ di allenament­o, poi in cucina a preparare, verso le 5 del pomeriggio un film e infine la cena in famiglia, dove il concetto del prendersi cura attraverso il cibo è presente, anzi, lo è ancor di più, perché c’è il fattore amore e protezione».

Si nota che è in forma, e ha parlato di allenament­o...

«Sono stato vicino a un bivio: pesavo tanto, sono arrivato a 155 chili, mi sentivo stanco, dormivo male…

Tre anni fa ho detto basta e mi son comprato un tapis roulant; la mattina faccio camminata veloce e pesi, non seguo una dieta, sto solo un po’ più attento, ma non mi sono tolto niente. Oggi peso 126-127 chili, ogni tre, quattro mesi perdo un chilo; la bilancia non deve salire più, deve solo scendere. Ma non è che voglio perdere 15 chili domani; con calma, gradualmen­te, con abitudini di vita più sana. Se una sera esagero a una cena con amici, il giorno dopo insalata, corsa, flessioni… Chi mi sta vicino quasi non se ne accorge, ma se uno vede le foto di MasterChef e quelle di adesso lo nota sì. Qualche giorno fa abbiamo fatto le prove costumi e sono passato dalla taglia 66 alla 60».

A proposito di quando riprende?

«Le registrazi­oni ripartono ad agosto, e ne sono contento. MasterChef pure per me è una scuola, ed è un allenament­o continuo. E poi, quando sono in queste situazioni creo di più, se mi fai lavorare pocomi siedo. Sono fatto così, io devo avere sempre stimoli».

MasterChef,

Il padre di Antonino Cannavacci­uolo era un eccellente chef e un abilissimo realizzato­re di statuine del presepio

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