Oggi

Non esistono bombe “buone”

VALE PER L’UCRAINA, COME ADESSO PER ISRAELE E GAZA. DALL’ODIO NON PUÒ NASCERE CHE UN ODIO PIÙ GRANDE

- Fabio Fazio Conduttore di Che tempo che fa lettereogg­i@oggi.it

Gino Strada ci ha insegnato che quando una bomba cade, cade e basta. Colpisce, distrugge, uccide indistinta­mente quelli che si trovano sulla sua traiettori­a: uomini, vecchi, donne e bambini.

Una bomba quando cade è una bomba. Non ci sono bombe buone e bombe cattive. Quando la bomba uccide i tuoi figli, non ti può consolare il fatto che sia stata sganciata per una buona causa o per la causa che in quel momento ci sembra giusta.

Quando una bomba colpisce la nostra casa o una persona a cui vogliamo bene, quella bomba non è mai giusta. La violenza non è mai giusta.

E se è vero che di fronte a una tragedia come quella di questi giorni che ha colpito Israele non possiamo non distinguer­e la vittima dall’aggressore senza se e senza ma, è anche vero che non possiamo fingere di non sapere che l’ingiustizi­a e il sopruso creano violenza e ancora violenza.

Non c’è pace senza giustizia così come non esiste la felicità individual­e se quando ci affacciamo alla finestra vediamo intorno a noi disperazio­ne e tormento.

Non posso pensare allo strazio dei sequestrat­i, al dolore di madri e padri che aspettano notizie dei loro figli e non mi capacito di come un essere umano sia capace di tanta violenza ed efferata crudeltà. Hamas è una organizzaz­ione terroristi­ca: punto e basta. Una organizzaz­ione che sta dando prova di una ferocia indicibile, e sino ad oggi impensabil­e, accanendos­i su donne, bambini e neonati. Non riesco ad aggiungere nemmeno una parola. Come si può provocare tanto male a un millimetro dal nostro corpo? Come si fa a non sentire il dolore di un altro essere umano mentre glielo si sta infliggend­o?

Ma non si può non pensare anche agli assediati nella striscia di Gaza a cui non è consentito scappare e che non sanno come proteggere i propri bambini o i propri anziani. Nel loro inferno di fuoco non sanno se vedranno il nuovo giorno. C’è da impazzire di disperazio­ne e terrore.

Ancora una volta dall’odio non potrà che nascere un odio ancora più grande in una tragedia senza fine che si aggiunge a quella dell’Ucraina e a tutte le altre guerre.

C’è chi ha fame, chi ha sete, chi scappa dalla guerra e dalle torture; c’è un mondo impazzito che spaccia droga, che vende organi, che sfrutta bambini e che compie le azioni più terribili. C’è come una voglia di autodistru­zione che percorre questo nostro tempo.

Eppure basterebbe un po’ di compassion­e: riuscire a sentire il dolore dell’altro, riuscire a leggere sul volto dell’altro i suoi sentimenti, le sue speranze e le sue paure. E farle nostre. Di più: riuscire a vedere noi stessi riflessi nei suoi occhi.

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Gaza City: alcuni palazzi crollano dopo i bombardame­nti israeliani nella Striscia di Gaza. La controffen­siva è partita a seguito dell’attacco terroristi­co di Hamas, avvenuto la mattina del 7 ottobre.
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE Gaza City: alcuni palazzi crollano dopo i bombardame­nti israeliani nella Striscia di Gaza. La controffen­siva è partita a seguito dell’attacco terroristi­co di Hamas, avvenuto la mattina del 7 ottobre.
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